Una dedica speciale


Dedicato a tutti quelli che rimangono dei sognatori

(E. Ramazzotti, Se bastasse una canzone)

Per la prima volta nella mia vita mi è stato dedicato un libro. Cioè… non è stato scritto un romanzo su di me, non esageriamo. Però una persona ha scritto un libro ed ha pensato a me nella dedica della prima pagina. Non rivelerò il suo nome, né il titolo del libro, nemmeno sotto tortura. In fondo mantenere un alone di mistero rende sempre tutto più affascinante.

Nella dedica si parla di un portico. Un giorno l’autore del libro mi chiese che significato avesse per me la vecchiaia, che senso avesse attendere la vecchiaia dopo aver vissuto una vita intera. Risposi che sognavo semplicemente di ritrovarmi un giorno vecchio e sereno, seduto sotto un portico (come quelli all’ingresso delle case americane) con un figlio, o una moglie o un vecchio amico a parlare. Ricordare con gli affetti più cari e con serafica serenità le esperienze vissute, i momenti felici. Ripensare, rivivere, condividere con appagata tranquillità il bello di quanto vissuto insieme. Niente altro.

Quel portico altro non è che la metafora di una gioia appagante e conquistata.

Grazie.

dav

  1. #1 by Martina at 22 ottobre 2018

    Avevo immaginato un sacco di cose.. ma questa è sicuramente la più bella.
    Il portico come destinazione della vita.

    Una copia sarà tua.

(non verrà pubblicata)

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