Quel 24% che non capisco


La Cassazione oggi ha confermato la bontà degli scrutini elettorali, approvando ufficialmente e definitivamente la vittoria, seppur stringatissima, da parte dell’Unione e di Romano Prodi. Si può dunque dibattere con serenità e certezza a proposito dei risultati delle politiche 2006.
Ho compreso benissimo le motivazioni che hanno spinto metà degli italiani a votare per il centrosinistra. Comprendo altrettanto bene le ragioni che hanno portato l’altra metà a votare per il centrodestra. Visto che ci si aspettava una vittoria più netta da parte dell’Unione, è forse l’analisi delle preferenze alla CdL a meritare più attenzione, a richiedere una spiegazione più articolata.
È comprensibile la percentuale raccolta da Alleanza Nazionale. Chi si sente più o meno profondamente ispirato ai valori della destra, difficilmente poteva affidarsi alla sinistra. Men che meno a questa sinistra. Anche chi è rimasto deluso dall’esperienza del governo uscente, se animato da un cuore a destra, ha probabilmente deciso di estremizzare il proprio voto, appoggiando AN e fornendo un supporto meno diretto al Cavaliere.
È comprensibile la percentuale raccolta dall’UdC. Moderati di destra, cattolici impauriti dallo spettro comunista, “folliniani di secondo pelo” (ossia moderati di centrodestra che hanno capito col tempo che Berlusconi è un debito, non una risorsa) non potevano che confluire nei proseliti di Casini.
È comprensibile la percentuale raccolta dalla Lega. L’elettore del Carroccio ha due sole esigenze: il federalismo (meglio se fiscale) e la lotta all’immigrazione (clandestina o meno). Gli stanno a cuore solo questi due temi e relega tutto il resto nel contenitore della bassa priorità . Se trova risposte su questi argomenti, allora è disposto ad accettare qualsiasi compromesso, ovvero ad appoggiare chiunque. Potrà definirsi visione limitata, oppure visione efficace. Ma tant’è, il risultato non cambia.
Ciò che non mi risulta comprensibile è l’altissima percentuale raccolta da Forza Italia. A parte coloro che credono ciecamente nell’opera del Cavaliere e nella sua leadership carismatica (sempre più in via d’estinzione), chi altri ha votato per Forza Italia? Non le persone appartenenti all’autentico pensiero della destra, non gli estremisti, non i moderati cristiani e/o democristiani. Per tutti costoro ho già elencato le naturali case di appartenenza, gli approdi più ovvi. Ma allora perché un elettore su quattro ha preferito il partito di Berlusconi, facendone il primo movimento italiano? Seriamente, ed oltre ogni polemica, sarei grato se qualcuno mi spiegasse chi ha formato quel famoso 24%.

  1. #1 by Gianluca at 20 aprile 2006

    Secondo me quel 24% è stato più o meno così suddiviso:
    – 14%, persone che credono ciecamente in forza italia e nel suo leader. Ce ne sono e va bene così.
    – 20%, persone che di politica non si interessano minimanente, che non sanno la differenza tra centro destra e centro sinistra, che non sanno manco un nome di un ministro uscente… ma che si guardano tanta televisione, che si guardano tanti giornali… e così non va bene!

    Persone che vanno a votare senza alcuna idea politica appoggiandosi ad un’idea improvvisata e trasmessa in tv.

    Per me nel gioco delle percentuali il ruolo dell’informazione gioca un ruolo fondamentale… e non per quelli che di politica un po’ se ne interessano (esagero: un 20% in tutta Italia), ma per quelli che non sanno manco quali sono i partiti.

(non verrà pubblicata)

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