Archive for ottobre 2010

Plagio agricolo

Sentita la canzone di Shakira, “Loca loca”? Nel ritornello, al di là dei testi che si trovano su internet, dice chiaramente “vaca, vaca loca”. Un vero e proprio plagio, peraltro già perpetrato da Manu Chao, nella sua “La vacaloca”.

L’originale infatti, appartiene a I dì ‘n dèl nas ed è stato scritto parecchi anni prima. Sarebbe bello intentare una causa.

“La vaca loca l’è scapada a Casalólt,
i dis èn giro: l’ha ga fat un sach de solc.
La s’è fada bionda e la fa na trasmisiù
con Pippo Baudo e la canta cun i Pooh

(I dì ‘n dèl nas – La vacca loca)

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Un semplice sillogismo

Berlusconi dice che il Lodo Alfano, quello che surgela retroattivamente i processi alle alte cariche dello Stato, non l’ha certo chiesto lui. Se non l’ha chiesto lui, allora significa che la cosa non rientra tra le sue priorità e se non è una priorità, evidentemente non gli interessa. Poiché Napolitano e Fini non si sono mai proclamati particolarmente entusiasti del provvedimento e poiché Schifani non ha processi in corso, è lecito pensare che neppure i presidenti di Repubblica, Camera e Senato abbiano chiesto la stesura del lodo. Dunque, nessuno dei beneficiari è interessato alla legge.

Ma se non interessa a nessuno, allora perché tante dispute sulla norma? Perché è divenuta una priorità? Se nessuno la vuole, perché non accantonarla?

Non ho sentito alcun rappresentante dell’opposizione far leva su questo semplice sillogismo per mettere a nudo le contraddizioni di un governo banditesco e per chiamare allo scoperto la cricca che riscrive l’informazione. Di Pietro parla di democrazia, Bersani di referendum, Casini di astensione. Tante volte la gente comune capirebbe meglio i messaggi più semplici.

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L’alunno e il professore

Giovedì scorso sono stato invitato ad intervenire ad una conferenza sul dialetto mantovano, organizzata dall’associazione Ca’ Gioiosa di Mantova nella sala consiliare del nostro comune. Roba da accademici, per carità, ma serviva un piccolo contributo locale e non mi sono certo tirato indietro.

Il simposio è stato condotto dal professor Barozzi, esperto linguista mantovano, amante prima, e studioso poi, della glottologia e dei dialetti. Io mi sono limitato a leggere alcune filastrocche del mio libro, commentandole e sottolineando le peculiarità di ciascuna.

Prima di iniziare, il professore mi fa i complimenti per il mio libro, che giudica “un buon lavoro”. Cerco di spiegargli che la mia è solo passione dilettantistica, ben altro rispetto agli studi scientifici di cui parleremo a breve, ma la cosa non sembra affatto preoccuparlo. Durante la conferenza attinge anche dalle parole e dalle etimologie del mio libro, intercalando spesso le sue affermazioni con l’espressione “come dice anche il dottor Baù”. Questo tono sofistico mi crea qualche imbarazzo, ma è bello sentirsi al centro del congresso ed il disagio lascia presto il posto alla soddisfazione.

Prima un discorso generale sul dialetto, sulla sua importanza e sulla sua territorialità, poi una panoramica di interessanti etimologie e simpatici aneddoti.

Ci lasciamo con un’energica stretta di mano, che esprime alla perfezione la sua navigata esperienza e la mia banale fierezza.

Al termine, mi fermo un istante per autografare qualche libro. Una signora gentile mi si avvicina e mi dice: “Spero almeno che lei insegni da qualche parte”. “No signora, non insegno da nessuna parte. E d’altronde non sempre facciamo tutto quello che vorremmo fare, no?

 

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L’ometto tigre

Solitario nella notte va,
se lo incontri gran paura fa,
il suo volto ha la maschera,
Tigre – Tiger Man!
Tigre – Tiger Man!
Tigre – Tiger Man!

(dalla sigla del cartone  L’uomo Tigre)

Un tigrotto di Arkan qualche sera fa a Marassi è rimasto ore sulla recinzione dello stadio, prima di una partita che non si è mai giocata. Come si possa mostrare le braccia piene di tatuaggi e pensare che un passamontagna in faccia impedisca il riconoscimento, rimane per me un mistero indecifrabile. In ogni caso l’impavido ultrà è rimasto parecchio tempo indisturbato, a tagliare la rete di protezione, con tronchesi e petardi alla mano.

Vogliamo le bombe sugli aerei militari e non riusciamo a tirare quattro manganellate ai piedi di un imbecille qualunque?

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Zuppa di Porro

Ho sempre pensato che Nicola Porro fosse un tipo in gamba. Uno dalle idee chiare, espresse con argomentazioni nitide, senza pregiudizi inutili né facili retoriche. La risposta ai tanti, troppi, che dicono che a destra non possono esserci giornalisti capaci ed intellettualmente “puliti”.

Scopro invece che è fatto della stessa pasta dei Belpietro e dei Sallusti, stesso torbido minestrone. Quello cioè che non parte dalle notizie per costruire l’opinione, ma parte dall’opinione per costruire le notizie.

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Paradossi autentici

Anche se non l’ha scritto Michele Serra, ma il sottoscritto, questo post potrebbe trovare posto nella sua Amaca.

Un benefattore anonimo regala una casa a un ministro della Repubblica. Uno stato dell’UE stringe un accordo ufficiale con un dittatore. Un governo europeo festeggia un accordo internazionale trasportando in aereo trenta cavalli. Uno studente del nord non riesce ad essere promosso e corre a diplomarsi nelle scuole del sud; poi diventa Ministro dell’Istruzione. Un Capo di Stato europeo ultraottantenne detrae dal fisco l’assicurazione per il bungee jumping. Un sindaco riempie con i simboli di partito una scuola e chiede 30000 euro allo stato per rimuoverli. La stampa divide per mesi l’opinione pubblica sull’autenticità di una cucina componibile Scavolini. Una modella di calendari di Max censura una pubblicità dove appare un corpo nudo, ritenendola “irrispettosa”. L’estrema sinistra ha un leader omosessuale. La Corte di Giustizia federale sentenzia sul fatto che “Porco Diaz” e “Zio cane” siano o meno bestemmie. In una città terremotata, un premier europeo racconta barzellette e bestemmie davanti alla telecamera. Un grossista di pesce è nominato esperto di edilizia carceraria. Il capo dell’opposizione di un paese europeo è il sosia della Signora Coriandoli. Un ex sindaco comunista si scaglia contro un ex neofascista, reo di “favorire il comunismo”. Un capo di governo europeo operato alla prostata si vanta di andare a puttane. Un aereo di stato ha volato per 37 ore al giorno. Un calciatore che guadagna 750.000€ al mese, minaccia lo sciopero. Un toelettatore di cani, condannato per aver torturato, mutilato e ucciso un pugile, fa il fattorino per uno studio legale. Un ingegnere di Lecco, dichiara che non si dovrebbero frequentare politici collegati a società off shore, ma è viceministro di un governo con un premier che ne possiede 64. I prezzi delle mense del Parlamento sono più bassi di quelli della mensa dei netturbini di Venezia. Un corista di San Pietro procaccia incontri omossessuali per i vertici dei Lavori Pubblici. Il principale tg nazionale riserva i titoli d’apertura dell’edizione serale al cane caduto dal traghetto, al museo del pomodoro e alla super peperonata di Carmagnola.

 Una di queste notizie è falsa. Quale?

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IX° Consiglio (30 settembre 2010)

La seduta consiliare di fine settembre ha ospitato un ordine del giorno abbastanza corposo. Come overture ai punti in scaletta, è stato comunicato che il 30 novembre verrà presentato alle famiglie il nuovo asilo nido presso l’oratorio delle suore, gestito dalla Cooperativa Orizzonti di Guidizzolo. L’opposizione ha obiettato che nel piano delle opere pubbliche il Consiglio aveva deciso di destinare 800.000 euro per un nuovo asilo ed ora ci si ritrova ad utilizzare il vecchio istituto delle suore “rabberciato in qualche modo”. Credo invece che sia stato un bel colpo: l’opportunità di avere un asilo a “costo zero”, 800.000 euro non spesi. All’inizio saranno 25 i posti disponibili.

La seconda comunicazione ha riguardato la relazione del progetto per il Centro a supporto delle famiglie. La Provincia ha sovvenzionato uno studio (stile P.G.T) che ha prodotto una relazione sulla fattibilità/opportunità di un centro d’ascolto e supporto. Quando leggerò la relazione, saprò dirvi di più.

Passiamo alle votazioni.

1)      Variazione al bilancio di previsione. Tra le diverse variazioni di spesa (1750 per inserzioni su Pagine Bianche, 2000 per maggiori assistenze domiciliari, 5300 per il ricovero di disabili, 2500 per sovvenzionare pasti, 4750 per contributi ad associazioni, 1450 per manutenzioni impianti di illuminazione, 3000 per manutenzione verde, etc…) spiccano i 1.900.000 euro relativi all’operazione Levoni. Il Comune dovrebbe incassare dai privati questa cifra, corrispondendo agli stessi delle cubature equivalenti all’area Levoni. Con la stessa cifra andrebbe poi ad acquistare l’area dell’ex salumificio, facendola rientrare tra le proprietà pubbliche. Si tratta comunque di un’operazione allo stato embrionale e lungi dall’essere realizzata. Voto contrario della minoranza.

2)      Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e del bilancio di previsione 2010 e verifica del rispetto degli equilibri. Le opere pubbliche realizzate sono, si sa: il Vialone, la sistemazione del cimitero e il polo civico di Cereta. Inoltre sono stati appaltati l’impianto fotovoltaico da 1 mega e la piazzola di sosta a Castel Grimaldo. Devono essere appaltati i lavori di sistemazione del centro storico (via Carceri; via Solferino – via 1848) e quelli per la sistemazione delle mura di via Fosse. Per la riqualificazione della zona verde adiacente alle mura, si è in procinto di commissionare il progetto esecutivo. È stata inoltre finanziata da contributi la ciclabile adiacente al canale, quella da Guidizzolo a Pozzolo, per capirsi.

Per quanto riguarda Cereta, in particolare, l’asta al ribasso ha reso possibile un risparmio di danaro, oltre che migliorie tecniche come l’impianto di riscaldamento a pavimento. I conti sono stati pubblicati su Voltapagina di settembre, in linea con la nuova logica di trasparenza. Bertaiola ha ironicamente obiettato: “avete i soldi per sistemare il centro storico e non per fare un asilo nuovo?” Ovviamente il punto ha riscosso il voto favorevole della sola maggioranza.

3)      Convenzione per lo svolgimento del servizio di tesoreria. L’accordo per il servizio di tesoreria gestito dal Banco Popolare è stato esteso al periodo 01/01/2011 – 31/12/2015. Voto unanime.

4)      Integrazione regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione della relativa tassa. Oltre alla gestione diretta da parte del Comune, è stata aggiunta al regolamento la modalità di gestione congiunta con altri comuni e la possibilità di estrnalizzare alcune mansioni (ad esempio l’accertamento della tosap). Voto unanime.

5)      Comunicazione prelievo dal fondo di riserva. Sono stati destinati 4300€ per garantire anche il prossimo Voltapagina. La minoranza ha obiettato che le spese sono il doppio rispetto all’anno scorso. Si sono scordati che però le pubblicazioni annue sono raddoppiate, passando da 2 a 4.

6)      Realizzazione nuovo passo carraio e deposito materiale della Fornace Sberna. È stata accolta la richiesta della ditta di avere un nuovo passo carraio. Attualmente i camion diretti alla fornace entrano nella stradina dell’Albella, poco prima della pizzeria, ma dal lato opposto. Questo crea indubbi fastidi agli abitanti (la strada scorre in mezzo alle case) e rende pericoloso l’accesso, essendo in prossimità di una curva e dell’incrocio per la circonvallazione. Il nuovo passo carraio sarà appena dopo Melchioretti e la strada (oltre alla nuova area di deposito materiale non coperta) sorgerà sulla proprietà di Sberna. Oltre agli oneri per le concessioni, Sberna verserà al comune un benefit di 20000€. Va detto che il provvedimento è stato preso, dopo aver ricevuto parere favorevole da parte di Provincia, Asl, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani e tutte le istituzioni competenti. Voto unanime.

7)      Esame ed approvazione del regolamento comunale per la Protezione Civile. Avevo molti dubbi al proposito, legati soprattutto ai costi dell’operazione e agli effettivi vantaggi che questo gruppo potrà concretamente apportare. Il gioco vale davvero la candela? Ho evidentemente cercato di informarmi un po’, prima di andare in consiglio a votare. I costi saranno circoscritti alle sole divise (che resteranno di proprietà del Comune e costeranno circa 150€), non ci sarà l’acquisto di mezzi di trasporto ed i corsi base saranno gratuiti. Il personale volontario, senza retribuzione, potrà sgravare i vigili urbani in alcune mansioni (si pensi alla direzione del traffico in occasione di feste ed eventi) e, soprattutto, durante le manifestazioni non sarà più necessario ricorrere ai gruppi esterni, pagandone la collaborazione. Ho chiesto che il regolamento presentato in consiglio venisse emendato, per aggiungere l’obbligo della formazione per i volontari che operano. Per semplici e facili che siano i ruoli ricoperti, si tratta pur sempre di mansioni di responsabilità. È questione di semplice buonsenso prevedere che chi opera sia correttamente formato ed istruito. Anche questo punto è stato votato all’unanimità.

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