Archive for dicembre 2010

L’Eco della sfida

Spesso può essere pesante e uggioso, ma preso per il verso giusto può rendere la lettura stimolante e piacevole. Umberto Eco è un autore piuttosto maniacale. La ricerca del dettaglio e della sua veridicità storica è ai limiti dell’ossessione. Pressante, assillante…. In ogni caso mai fallace, poiché la sua cura del particolare rivela sempre una cultura senza limiti e una capacità di meticolosa ricerca.

Qualche tempo fa, in un’intervista televisiva, rivelò di aver ricercato i menù delle taverne parigine di due secoli fa, perché non poteva permettere che nel suo libro i personaggi mangiassero pietanze “storicamente” mai esistite in quei locali.

Leggerlo, per me, significa anche sfidarlo nell’indagine dei dettagli storici. Ovviamente è sempre una partita persa in partenza, ma è bello giocarla fino in fondo.

Nell’ultimo libro “Il cimitero di Praga”, Eco fa scrivere ad un personaggio nel 1897: “i comunisti hanno diffuso l’idea che la religione sia l’oppio dei popoli”.

Un dubbio. Sapevo che la frase attribuita a Karl Marx (n.1818 – m.1883) divenne famosa solo nel secolo successivo a quello della sua morte, approssimativamente intorno ai primi del ‘900, perché pubblicata postuma. In effetti, verificando ho scoperto che l’opera che la contiene, la Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico, fu pubblicata per la prima volta nel 1927. Dunque, un fantomatico personaggio del 1897 non poteva affatto conoscerne l’esistenza. Davvero Eco si era permesso una tale leggerezza? “Fantastico” – ho pensato. “adesso che l’ho colto in fallo, potrò sbugiardarlo in rete”. Tutto fiero, già pronto a scrivergli una mail pomposa ed arrogante, ho deciso di indagare meglio.

Mio malgrado, il Nostro aveva vinto ancora. La frase incriminata è contenuta in realtà nell’introduzione dell’opera sopracitata. E Marx pubblicò inizialmente solo l’introduzione del suo scritto, sugli “Annali franco-tedeschi” nel 1884. Guarda caso durante il suo primo soggiorno a Parigi, città in cui vive il personaggio creato da Eco.

Ancora una volta, grande Umberto!

Il cimitero di Praga, in un viaggio del 2008

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Auguri

A quei Babbo Natale appesi fuori dai balconi, al freddo per giorni e giorni;

ai quei presepi dove San Giuseppe è più grande del bue e le pecore più grosse dei pastori;

a quelli che intasano la posta elettronica, mandando allegati pesantissimi per farti gli auguri;

a quelli che non sanno che le foto da 6mega si possono anche ridurre, prima di spedirle;

a quelli che per farti la fattura giusta, devono fare almeno tre tentativi;

a quelli che “vengo la settimana prossima a finire il lavoro”, poi non li vedi più;

a quelli che “ sei sicuro che nel preventivo ti avevo fatto di meno?”

a quei camerieri che si presentano e ti dicono “cominciamo con un bell’antipasto?”

a quella cameriera di Campo dei Fiori che insieme a un margarita, a un fernet e ad uno jagermeister ci ha portato le patatine;

a quelli che vanno alla messa di mezzanotte perché “così è una roba fatta”;

a quelli che fanno la catena umana durante il Padre Nostro in chiesa, ma fuori nemmeno ti salutano;

a quelli che hanno votato Tremonti e poi si lamentano perché il Comune non mette le luminarie;

a quelli che vogliono sapere la strada per Obereggen, e non sanno neanche dove sono i Petacchi;

a quelli che saranno al burièl, col brulè in mano;

a tutti loro… e ai lettori di questo blog…

Buon Natale.

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La torre di Bab-led

“Poi dissero: Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo;
acquistiamoci fama, affinché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra”
(Genesi 11, 4)

Ma l’avete vista?

Non ho fatto neppure in tempo a pubblicare il post sulla rinuncia del Comune all’illuminazione superflua, che mi ritrovo la torre granaria perfettamente robotizzata con lunghissimi festoni a led. Il trionfo del kitsch, l’apoteosi del cattivo gusto, il tripudio del pacchiano. Ci voleva una bella fantasia per realizzare un obbrobrio simile. Penso che un’amministrazione possa rinunciare a tutto, tranne che al buongusto.

Veduta della torre di BabLed dalla finestra di casa mia

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Luci e punti di vista

Un vecchio faceva il cammino con il figlio giovinetto. Il padre e il figlio avevano un unico piccolo asinello: a turno venivano portati dall’asino ed alleviavano la fatica del percorso. Mentre il padre veniva portato e il figlio procedeva con i suoi piedi, i passanti li schernivano: “Ecco,” dicevano “un vecchietto moribondo e inutile, mentre risparmia la sua salute, fa ammalare un bel giovinetto”. Il vecchio saltò giù e fece salire al suo posto il figlio suo malgrado. La folla dei viandanti borbottò: “Ecco, un giovinetto pigro e sanissimo, mentre indulge alla sua pigrizia, ammazza il padre decrepito”. Egli, vinto dalla vergogna, costringe il padre a salire sull’asino. Così sono portati entrambi dall’unico quadrupede: il borbottìo dei passanti e l’indignazione si accresce, perché un unico piccolo animale era montato da due persone. Allora parimenti padre e figlio scendono e procedono a piedi  con l’asinello libero. Allora sì che si sente lo scherno e il riso di tutti: “Due asini, mentre risparmiano uno, non risparmiano se stessi”. Allora il padre disse: “Vedi figlio: nulla è approvato da tutti; ora ritorneremo al nostro vecchio modo di comportarci”.

(Esopo)

Quest’anno niente luminarie. Alcuni dicono che il Comune non vuole spendere soldi per qualcosa che è superfluo per definizione. Altri dicono che il Comune ha finito i soldi, e forse è vero. Altri infine, dicono che il Comune non paga più i fornitori, e per questo chi installa le luci quest’anno si è rifiutato di lavorare (questo mi sembra un po’ troppo).

Molti si lamentano comunque, perché con l’assenza di luci e scintillii “non sembra neanche Natale”. In tutti i paesi ci sono luci brillanti, palle luminose e neve colorata… e da noi? Niente.

Sarebbe stato bello ascoltare quelle stesse persone, che oggi accusano la mancata illuminazione natalizia, di fronte ad un bello sfoggio di luci incandescenti. Cosa avrebbero detto se in questo periodo di crisi economica e tagli alle sovvenzioni, Volta avesse speso svariate migliaia di euro per agghindarsi a festa accendendosi di supefluo?

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XI° Consiglio (14 dicembre 2010)

Nel giorno in cui il Parlamento si spacca in due e la celebre “irresponsabilità nazionale” prevale su qualunque buonsenso da entrambe le parti, il nostro Consiglio sembra procedere controcorrente celebrando una seduta corale, almeno nelle votazioni.

1) Convenzione tra Provincia e Comune per il coordinamento del Centro Informagiovani. Si tratta di un accordo per la rete telematica informagiovani, valido dal 2011. Una struttura sovracomunale, che coinvolgerà più che altro la Consulta Giovanile. Canone annuo: 300€. Voto unanime.

2) Ricognizione partecipazione societarie. Per legge (finanziaria 2008) occorre verificare periodicamente le partecipazioni del Comune in altre società. Attualmente il Comune di Volta è presente in Siam, Apam, Tea, Mantova Expo, Morenica Energie srl. Piccola digressione nel dibattito sugli scopi di Morenica Energie, nata anni fa per l’impianto idroelettrico (75mega) da realizzare sfruttando il Mincio. Unanimità sulla sussistenza dei presupposti.

3) Approvazione del contratto preliminare per il diritto di superficie della Mantovana Carburanti. Questo è il contratto preliminare per il distributore da costruire davanti a Martinelli. Ha senso costruire ancora? Serve davvero un distributore a Volta? Il prato davanti a Martinelli non è l’ultimo fazzoletto verde da preservare? Confesso che avevo qualche perplessità, tant’è che un assessore mi ha chiesto prima del Consiglio se avessi intenzione di rompere le balle su questo punto… Il distributore avrà benzina, gasolio, gpl e metano (che non è poco). La società costruttrice, che non sarà proprietaria, ma detentrice di un diritto di superficie per 40 anni, costruirà anche un parcheggio attiguo e si sobbarcherà l’onere dei futuri smaltimenti. Va detto che era impossibile costruire dall’altro lato della rotonda (dove ci sono Radrezza e Cavicchia per capirci). Il Comune guadagnerà 300.000€. In teoria poi, i prezzi di una compagnia indipendente dovrebbero essere concorrenziali… Tutto ciò mi è sembrato sufficiente per dare un voto positivo. Ho chiesto se in funzione di questa ipotesi si è già pensato allo spostamento dell’area feste, poiché va tenuta in considerazione anche questa esigenza. Ci sono già stati colloqui con le associazioni e un’ipotesi prevede l’installazione un po’ più a sud, a destra della rotonda. Approvazione unanime.

4) Adozione variante al piano di lottizzazione produttivo al Contino. Marcegaglia ha acquisito l’area (già a destinazione industriale) dalla parte opposta della statale rispetto al suo stabilimento, dove c’è l’attuale marmifera. La variante, conforme al PGT, gli permette di costruire un’area industriale unica (un capannone) sulla stessa superficie. Il progetto, che ormai è di qualche anno fa, prevede anche un sovrappasso tra i due capannoni. Unanimità.

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Cara Santa Lucia…

Dall’inizio di dicembre e quasi fino a Pasqua, la Gazzetta di Mantova ci propina le immancabili letterine di Santa Lucia. Un’interminabile sfilza di bambini dell’asilo, che chiedono la pace del mondo, invece dei giocattoli. Marmocchi che parlano di serenità e rispetto, anziché di Hello Kitty e X-Box. Infanti di due anni più preoccupati della salvaguardia dell’ambiente e della salvezza del pianeta, che delle caramelle.

Non ho ben capito quale sia la soddisfazione dei genitori che scrivono queste lettere angoscianti, fingendosi bimbi prodigio. E che dire poi della Gazzetta che pubblica questa mestizia per vendere dieci copie in più?

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Una storia vera

Questa è la storia di un losco personaggio, che un bel giorno, messosi a capo di un grande partito, decise di prendere il potere del governo e di non mollarlo più. Nonostante i numerosi misfatti della sua torbida carriera, si avvicinò alla religione, per curare evidentemente l’opportunità finanziaria, più che quella spirituale. Divenne un grande amico di Gheddafi e dei party, tanto da spendere l’equivalente di venti milioni di dollari per una sola festa. I suoi vizi contribuirono al degrado economico della sua nazione, già in difficoltà, e nonostante si prodigasse in migliaia di inviti, la maggioranza dei grandi leader mondiali manifestò profondo imbarazzo nei suoi confronti, rifiutando di frequentarlo. Anche se il suo paese era formalmente di natura costituzionale, non vennero mai fatte riforme democratiche di rilievo, in compenso rimase ampiamente praticata la persecuzione dei suoi oppositori politici. Tra le tante imputazioni, fu anche accusato di appropriazione indebita. Ebbe tante donne e numerosi figli.

La storia è vera. Vi ricorda qualcuno?

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