Archive for ottobre 2013

Vuoto torricelliano

“La velocità di un fluido in uscita da un foro
è pari alla radice quadrata del doppio prodotto
dell’accelerazione di gravità e della distanza “h”
fra il pelo libero del fluido
e il centro del foro che è stato praticato”

(Legge di Torricelli)

Evangelista Torricelli è stato un grande fisico e matematico italiano. Tra le altre cose, anticipò il calcolo infinitesimale e studiò il moto dei gravi. Nel 1644 individuò il “vuoto torricelliano”, dimostrarono che il vuoto può esistere in natura e che l’aria ha un peso.

Ad Evangelista Torricelli è dedicata una via di Verona, la stessa dove parcheggio tutti i giorni per andare al lavoro. La strada è dedicata a lui perché è qui che le sue teorie trovano la più efficace dimostrazione pratica. È in questa via che i concetti di calcolo infinitesimale, di moto dei gravi e di vuoto torricelliano trovano la più completa e tangibile applicazione.

L’incidente sotto ha coinvolto almeno tre vetture. La mia auto, parcheggiata a lato della strada, ne è uscita completamente illesa. Si può chiamare vuoto torricelliano, oppure sospensione del moto dei gravi, oppure semplicemente… culo infinitesimale.

Panoramica dell'incidente

Panoramica dell’incidente

Pochi cm dal retro della mia focus grigia

Pochi cm dal retro della mia focus grigia

E pochi cm anche dal fianco della mia auto

E pochi cm anche dal fianco della mia auto

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Gente di Dublino

“I pensieri mi scappavano via.
Gli impegni seri della vita, che ora parevano separarmi dai miei desideri,
mi sembravano un gioco infantile, antipatico e noioso”

(J. Joice – Gente di Dublino)

È gente di Dublino quella che bighellona tra le stradine di Temple Bar, che gironzola quasi a casaccio, senza una meta precisa e senza la ben che minima concezione del tempo. Per loro lo spazio ed il tempo sono dimensioni lontane e troppo complicate. È gente di Dublino quella che va in curva all’RDS Arena, per vedere quali preghiere si recitano nelle chiese del rugby, quali inni s’intonano, quali insulti si urlano. “C’mon the boys in blue “ è il ritornello che rimarrà nello loro menti per tutto il viaggio. È ancora gente di Dublino quella che scopre la bellezza delle piccola Howth, con la scogliera a picco sull’oceano ed il suo porto di pescatori. È gente di Dublino anche quella che entra ed esce dai pub, alla ricerca dell’ultima pinta da gustare e dell’ultimo sgabello da conquistare. Quella che talvolta sceglie la Carlsberg al posto della Guinness, o che preferisce il “fish & chips” allo stufato di manzo. Perché a volte basta poco per essere gente di Dublino.

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Dura lex

“L’attuale tendenza di ridurre drasticamente il diritto all’asilo politico, accompagnata dal ferreo divieto d’ingresso agli “immigranti economici”, non indica affatto una nuova strategia nei riguardi del fenomeno dei profughi, ma solo l’assenza di una strategia e il desiderio di evitare una situazione in cui tale assenza possa causare imbarazzo politico”.

(Z. Bauman, La società sotto assedio)

Dopo che sono morte 311 persone è tornato in auge il dibattito sulla Legge Bossi-Fini.

Dal 2002 questa legge disciplina le politiche sull’immigrazione in Italia. In sintesi prevede:

– Espulsioni immediate con accompagnamento alla frontiera per gli immigrati irregolari;

– Permesso di soggiorno solo con certificato di lavoro;

– Restrizioni nella durata del permesso di soggiorno e dei criteri per restare in Italia;

– Ammissione dei respingimenti effettuati in acque extraterritoriali;

– Istituzione del reato di immigrazione clandestina (dal 2009);

– Istituzione del reato di favoreggiamento: chi aiuta i migranti è complice del reato d’immigrazione clandestina (reclusione fino a tre anni, multa fino a 15.000 euro per ogni persona “favorita”);

– Obbligo di rilevamento e registrazione delle impronte digitali.

Banalmente osservo che queste ratio soppressive non hanno sortito effetti positivi. I migranti continuano ad arrivare, molti continuano a morire e molti altri continuano a delinquere.

In un paese che cambia la legge delle pensioni in un fine settimana e che in quarantottore depenalizza il falso in bilancio, forse un po’ di spazio per modificare almeno parzialmente questa legge si potrebbe trovare. Ma forse conviene a tutti continuare a parlare e basta.

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XXXIII° Consiglio (7 ottobre 2013)

Veloce sessione consiliare per approvare una variante ai documenti del P.G.T., e per adottare il piano attuativo dell’area relativa a via don Mazzolari.

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XXXII° Consiglio (30 settembre 2013)

Consiglio molto denso di argomenti. Innanzitutto l’approvazione del piano finanziario e delle tariffe per il servizio rifiuti (Tares). Il piano totale è di circa 840.000 euro, e pesa per il 65% sulle utenze domestiche. Circa il 42% della tariffa è rappresentata da una quota fissa, il 57% circa da una quota variabile. Poiché la quota variabile è calcolata sul numero di svuotamenti del bidone per il rifiuto secco, è importante conoscere il numero di bidoni già compresi nella quota fissa. Per nuclei di 1, 2, 3, 4 persone, il numero di bidoni già compreso nella quota fissa semestrale è rispettivamente di 2, 4, 6, 7. Ogni svuotamento supplementare costa circa 2,5 euro a bidone, indipendentemente dal suo peso.

Mediamente le tariffe sono aumentate per le famiglie monocomponente, mentre dovrebbero lievemente diminuire per gli altri. La vera batosta arriverà per le attività commerciali che producono più rifiuti, ovvero ospedale, case di riposo, supermercati. A Volta in media il “porta a porta” costa 114 euro ad abitante, contro una media mantovana di 124 euro. Nel nostro comune la differenziata, dopo essere scesa al 63%, oggi supera l’80%. Non è male.

Il Consiglio ha poi approvato le aliquote Imu: la prima casa passa dallo 0,4 allo 0,55, gli altri immobili dallo 0,7 allo 0,96. Rimane invariata l’aliquota del 2 per i terreni agricoli.

Sono stati definiti i valori di mercato delle aree fabbricabili ai fini imu e sono di 100 euro/mq per le aree convenzionate e di 40 euro/mq per le non convenzionate.

Si è votato anche il programma delle opere pubbliche per il triennio 2013 -2015, che sembra sempre più un libro delle favole che un piano  d’intenti. Approvato anche il bilancio di previsione.

Dulcis in fundo, è stato adottato piano cimiteriale, poiché la Regione obbliga i comuni a dotarsi anche di questo strumento. Dagli studi effettuati emerge una tendenza progressiva alla riduzione nella disponibilità di posti. Visto che l’immortalità non è al momento un’opzione percorribile, nel lungo periodo dovranno diminuire i rinnovi delle tombe e si dovrà procedere ad un estensione del numero delle stesse. Ho osservato che forse andrebbe valutata anche l’alternativa di una struttura per la cremazione.

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