Archive for aprile 2015

Mens sana in corpore sano

Si stabiliscono molte più simpatie e antipatie tra esseri umani basate sugli odori di quanto non sia disposta ad ammettere la nostra cultura dei deodoranti e dei dopobarba
(A. Comfort)

Anni fa, con l’amico Lele, eravamo soliti canzonare suo nonno, il miliare Carlo, per essersi spruzzato sulle ascelle il Pronto mobili. Sua moglie, la nonna Carla, aveva erroneamente posizionato l’appretto nel mobiletto dove tradizionalmente risiedeva il deodorante pour homme. Fu così che il nonno Carlo, ligio alle abitudini ed alla cura del corpo, completò la sua toeletta profumandosi con lo spray per la mobilia. Gli chiedemmo se aveva se ascelle in ebano, o se volesse semplicemente proteggersi dalla polvere. Eravamo idioti, lo so perfettamente.
Il Carlo però aveva ottant’anni. Io ne ho quaranta e la scorsa settimana mi sono cosparso il corpo con il doccia schiuma, invece della crema Nivea. Galeotta fu la dicitura sulla confezione “altamente nutriente per una pelle vellutata”. Ho notato da subito uno strano effetto schiumeggiante, che a distanza di ore si è commutato in una patina impenetrabile. Non domo della stranezza, ho replicato il trattamento il giorno successivo. Per fortuna non ho nipoti irriverenti pronti a prendermi in giro.

pronto

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Non è la Louisiana

“Comacchio non è la Luisiana, ma i zanzàr ièn püsè catiff”

(D. Van de Sfroos – Il camionista Ghost Rider)

Il delta del Po è un luogo unico. Ci hanno ambientato centinaia di film e di libri, perché il suo fascino è stratosferico. Ricordo Mal’aria di Baldini, o il Maestro magro di Stella. Basta leggerli per farsi venire la voglia di andarci.

A Comacchio c’ero stato una sola volta in via mia, col Marcello Paini. Ero in campeggio a Pomposa e di buonora, mentre i miei coscritti si alzavano per guadagnarsi la spiaggia, io seguii il Marcello per fare incetta di pescato nella pescheria di sua fiducia. Ricordo ancora che ci accolsero nel negozio vicino ai Trepponti con un “Cosa le diamo oggi, professore?” Son passati vent’anni.

Dopo aver fatto sosta a Ferrara ci siamo spostati a Comacchio, salendo anche a bordo delle piccole imbarcazioni che si spingono nei canali del delta. Per me la Lousiana è esattamente così.

Dovesse servire: oltre all’ormai nota Osteria delle Campane di Ferrara, si mangia bene da Colpa di Alfredo, a Rovereto, prima di Comacchio). Ottime tigelle, gnocco fritto e pan ‘tzio. Insuperabile anche l’anguilla del Bettolino di Foce a Comacchio. Andata anche questa.

Baracca  Ponte

sweethome

Family

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Pascuetta

La fortuna di un popolo dipende dallo stato della sua grammatica.

Non esiste grande nazione senza proprietà di linguaggio”.

(F. Pessoa, La divina irrealtà delle cose)

Leggendo gli auguri pasquali di Razzi su Twitter, sarebbe fin troppo facile lanciare la solita invettiva contro la classe dirigente frequentemente e orrendamente ignorante. Scene quotidiane già viste, non è il caso d’infierire. Anche perché molto spesso queste débâcle grammaticali nascondono vere e proprie strategie, alla ricerca disperata di pubblicità e popolarità. In queste scelte di tattica politica, la dignità e la decenza diventano beni di ultima necessità.

In tutto il marasma legato all’ultimo augurio di Razzi preferisco di gran lunga sottolineare la risposta di un accorto follower: “Ha squola come andava senatore?”

Razzi

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