Non è la Louisiana


“Comacchio non è la Luisiana, ma i zanzàr ièn püsè catiff”

(D. Van de Sfroos – Il camionista Ghost Rider)

Il delta del Po è un luogo unico. Ci hanno ambientato centinaia di film e di libri, perché il suo fascino è stratosferico. Ricordo Mal’aria di Baldini, o il Maestro magro di Stella. Basta leggerli per farsi venire la voglia di andarci.

A Comacchio c’ero stato una sola volta in via mia, col Marcello Paini. Ero in campeggio a Pomposa e di buonora, mentre i miei coscritti si alzavano per guadagnarsi la spiaggia, io seguii il Marcello per fare incetta di pescato nella pescheria di sua fiducia. Ricordo ancora che ci accolsero nel negozio vicino ai Trepponti con un “Cosa le diamo oggi, professore?” Son passati vent’anni.

Dopo aver fatto sosta a Ferrara ci siamo spostati a Comacchio, salendo anche a bordo delle piccole imbarcazioni che si spingono nei canali del delta. Per me la Lousiana è esattamente così.

Dovesse servire: oltre all’ormai nota Osteria delle Campane di Ferrara, si mangia bene da Colpa di Alfredo, a Rovereto, prima di Comacchio). Ottime tigelle, gnocco fritto e pan ‘tzio. Insuperabile anche l’anguilla del Bettolino di Foce a Comacchio. Andata anche questa.

Baracca  Ponte

sweethome

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  1. #1 by claudio galuppini at 21 aprile 2015

    Io sono un estimatore del Delta del Po, ci vado 2/3 volte l’anno

  2. #2 by claudio galuppini at 21 aprile 2015

    segnalo la spiaggia di boccasette dove si mangia il pesce sotto una tettoia in riva al mare

(non verrà pubblicata)

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