I contribuenti della privacy


Trincerarsi dietro la tutela della privacy, sempre e comunque, è diventata la pura ipocrisia di un paese allo sbando. Appellarsi in ogni situazione al diritto di riservatezza, ed al relativo garante, è ormai lo sport nazionale, utile a nascondere sotto il tappeto polveroso le magagne e le colpevoli mancanze di un sistema infermo.
La pubblicazione delle denunce dei redditi fa torcere il naso a chi è in malafede. Chi non ha scheletri nell’armadio, chi denuncia ogni quisquiglia, perché mai dovrebbe temere la divulgazione delle notizie? Pettegoli e gli strumentalizzatori andranno a nozze, ma se tutto è alla luce del sole… qual è il problema? Inoltre il monito della pubblica piazza dovrebbe incentivare l’evasore a mettersi in regola, per non essere screditato dalla pubblica opinione, in vece dello Stato ormai distratto e troppo permissivo.
Dispiace che anche Grillo sia saltato dietro il paravento delle privacy, adducendo che gli elenchi diventeranno una “lista della spesa” per le organizzazioni criminali. Come se i rapitori avessero bisogno di internet per trovare le proprie prede. Il buon Beppe questa volta ha toppato. Speriamo in buonafede.

  1. #1 by Gianluca at 3 maggio 2008

    Volevo fare un intervento… ma mi son detto che:
    – poteva sembrare inutile;
    – poteva sembrare scontato;
    – potevo fare citazioni non condivise.
    Insomma… poteva non essere gradito al proprietario.

    Per cui mi astengo.

    Amen.

  2. #2 by Marco Paini at 3 maggio 2008

    Ah questo invece è sicuramente gradito!

(non verrà pubblicata)

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