Consapevole assenza


Poi nella vita ci si abitua a tutto:
al rumore e al silenzio che lacera,
al buio nudo, alla luce che acceca,
e alle persone e alle non persone.

Il lago si svuotò mentre chiusi gli occhi:
mai più il tuo pavido sorriso accorto,
lo sguardo schivo di assenso nel silenzio,
nessuna parola e nessun sottointeso.

Ma oggi le immagini si confondono:
scema la memoria delle nostre parole,
non ricordo quasi la voce né il senso,
si appannano i vetri dei nostri volti.

Rimangono lo spazio ed il tempo spenti:
solo la presenza di un’assenza cieca,
l’immortalità dell’inesistente,
solo scarna sicurezza di non esserci.

  1. #1 by Dicono at 26 settembre 2008

    Cosa dire di nuovo, dopo 2 anni…
    Da 5 mesi vivo con Andrea, poco lontano da casa del Lele. Spesso mi capita di pensare a come sarebbe stato bello organizzare cene ed aperitivi a casa nostra, a cui lui avrebbe partecipato sicuramente… mi domando se gli sarebbe piaciuto l’arredamento e come l’avrebbe commentato, ripensando al suo modo ironico e pungente di esprimere un giudizio. Rido se penso a quello che avrebbe potuto dire del disordine di Andrea…!!!
    Sinceramente non pensavo che avrei sentito così tanto la mancanza di una persona che conoscevo da poco, eppure è così. A volte ho quasi paura di dimenticare i momenti condivisi, ma mi rendo conto che i ricordi sono sempre vivi dentro di me e sono sicura che sia così per tutte le persone che gli hanno voluto bene.

  2. #2 by Erica at 27 settembre 2008

    Caro poeta,
    grazie per la tua toccante poesia.
    Ritengo che sia una poesia pregna di significato, molto profonda e soprattutto vera.

    Sarebbe stato più facile esprimere i propri sentimenti scrivendo un discorso libero dai tecnicismi della forma poetica, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Lo sforzo che hai compiuto, il tempo che ci hai dedicato sono un significativo omaggio per il tuo amico e per i tuoi amici.

    Tantissimi complimenti!

(non verrà pubblicata)

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