Libertà di non votare


“I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni”.

(Art. 68 – Costituzione italiana)

Dopo l’idea di negare il diritto allo sciopero e dopo la conferma dell’assenza delle preferenze sulle schede elettorali, ecco la nuova balzana proposta di riservare ai capigruppo la facoltà di votare in Parlamento.

Solo chiacchiere, certo. Non è in pericolo la democrazia, semplicemente perché non viviamo in una società di cent’anni fa. Da questo punto di vista, ci siamo un po’ evoluti. Queste proposte, tuttavia, dovrebbero dare l’idea della concezione democratica del nostro premier. Non metto in guardia da nessun rischio, sottolineo solo qual è il pensiero del partito che ad ogni elezione fa il pieno di voti. E con le imminenti consultazioni amministrative ed europee, c’è da meditare.

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