Libertà di disegno


La vignetta di giovedì scorso ad Annozero, relativa all’aumento delle cubature dei cimiteri per accogliere le vittime del terremoto, è costata la sospensione dalla trasmissione al disegnatore Vauro. Già in diretta, durante la carrellata delle bozze firmate dal vignettista toscano, ebbi la sensazione che fossimo di fronte al trionfo del cattivo gusto. Troppo cinismo, per un popolo di bacchettoni come il nostro. Ironia flebile, celata dietro un imbarazzante scivolone. Detto questo, e terminata la puntata, spensi il televisore guadagnandomi le agognate coperte: “questa sera ho riso poco”, mi dissi poco prima di prendere sonno.

Possiamo giudicare, entrare nel merito, criticare, rifiutare e bocciare la scelta di Vauro. Ma la cosa deve finire lì. Se partiamo dal presupposto della sacralità della libertà di espressione e dal rifiuto della censura, il gesto della sospensione appare inspiegabile, prima ancora che smisurato.

Sia il pubblico, insomma, a giudicare la qualità nella comicità di Vauro… non la censura arbitraria.

 

 

 

vauro1

 

  1. #1 by marcopaini at 15 aprile 2009

    Mah…
    io francamente non ci vedo nemmeno tutto questo cattivo gusto di cui parlano tanto.

  2. #2 by vale at 15 aprile 2009

    In questo come in altri casi le vignette di vauro son servite non tanto a far sorridere, quanto a far riflettere, dunque secondo me va bene così. Tra chi critica c’è spesso chi lo fa solo per partito preso. Io almeno la penso così!

(non verrà pubblicata)

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