Dove eravamo rimasti


Se il requisito necessario alla vita democratica, nonché alla buona gestione della cosa pubblica, è la partecipazione attiva della cittadinanza all’amministrazione della comunità, ne scaturisce che un giornale come questo deve essere innanzitutto uno “strumento per il cittadino”. Non un organo di propaganda, né un depliant pubblicitario degli eroismi amministrativi e nemmeno un cieco riassunto di avvenimenti obsoleti e ormai dimenticati. Non un giornale che serva all’Amministrazione per persuadere il cittadino, ma piuttosto un giornale che serva al cittadino per persuadere l’Amministrazione.

Per troppo tempo Voltapagina ha dimenticato il suo “dettato originale”: quello di informare i Voltesi, dialogando con loro con semplicità e chiarezza. In quest’ottica, risulta vitale riprendere la periodicità delle uscite, evitando la sola pubblicazione nei momenti strategici ed esponendosi invece alle osservazioni e alle opinioni di tutta la cittadinanza. Voltapagina non può “parlare” a lettori ed elettori solo una volta all’anno. Occorre stampare più numeri, magari meno corposi, per assicurare la freschezza delle informazioni e la vivacità dei contenuti. Un inserto speciale, da conservare nelle nostre case, approfondirà gli argomenti più interessanti o evidenzierà le tematiche più rilevanti.

Cercheremo di dare voce alle lettere al direttore e agli articoli della gente comune. Attenzione al territorio, alle sue ricchezze e alle sue tradizioni, coinvolgimento delle associazioni e concretezza delle informazioni saranno le linee guida di questa redazione. Redazione che tende la mano ad ogni lettore, perché per fare un buon giornale sono necessari l’opinione ed il contributo di tutti.

Infine la linea grafica, forma che consegue alla sostanza. La trovate rinnovata negli spazi e nei caratteri tipografici. Risponde ai criteri di razionalizzazione dei contenuti ed all’esigenza di una migliore leggibilità. Il colore, vivace ed energico, testimonia l’entusiasmo con cui confidiamo di ridare vita ad un progetto importante come quello di Voltapagina.

(Editoriale pubblicato su Voltapagina n. 31)

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