F.A.Q. elettorali


Sono terminate ieri le votazioni provinciali. Il bello dei seggi è la vita che li attraversa, le persone che passano davanti alle urne con le loro smorfie, con le loro manìe, con i loro aforismi. Spaccàti di vita zippati in due giorni, sfilate di giovani arrembanti, di signore imbellettate, di anziani ormai troppo stanchi.

Ho raccolto le sette domande più frequenti, che ogni scrutatore si sente rivolgere dai personaggi tipici.

–         Quello che appena entra, essendo sconosciuto a tutti (anche a sua moglie), dice: “serve la carta d’identità?”. No, abbiamo messo il cartello fuori con scritto che il documento è obbligatorio solo per fare uno scherzo. Cribbio, ci sei cascato!

–         Quello ultrasessantenne, che con l’andamento lento del grande elettore rassicura tutti: “Faccio a meno del documento, tanto mi conoscete già”. Massì, tranquillo… ti raggiungo in cabina e ci beviamo una birretta insieme. Gimme five!

–         Quello che prima di entrare nella cabina si gira con la scheda aperta in una mano, gli occhiali da lettura nell’altra, e urla: “Si deve segnare il nome o anche il simbolo?”. Dipende: cosa vuoi votare? Valà, lasciala bianca che poi la compiliamo noi.

–         Quello che guardando tutti gli scrutatori e mettendo la scheda nella fessura dell’urna, ma stringendola ancora in mano sussurra: “la metto qui?”. No, la porti pure a casa, magari qualche sera le vien voglia di votare per L’isola dei famosi

–         Quello che dopo aver riposto la scheda nell’urna e dopo aver ritirato la tessera elettorale, sorridendo e guardando un po’ tutti prima di lasciare il seggio, sentenzia: “siamo a posto?” Non lo so, mi dica lei… era venuto per votare o voleva anche un etto di prosciutto?

–         Quello che dopo aver compiuto tutte le operazioni, non si rassegna all’idea di andarsene e con tono supplichevole dice: “Devo firmare qualcosa?”. Se stai qui fino a lunedì pomeriggio, un paio di firme sui verbali te le facciamo fare. Hai pazienza?

–         La migliore in assoluto in quanto a frequenza, pronunciata da un elettore su due dopo aver ricevuto la scheda di voto, è: “la matita è dentro?”. Sì, è dentro. Mi raccomando, faccia un bel disegno.

  1. #1 by Paio at 18 maggio 2011

    Uno dei migliori post inseriti in questo blog!

  2. #2 by Gianluca at 18 maggio 2011

    Concordo.
    Un classico, ma concordo.

  3. #3 by Giullare at 19 maggio 2011

    Il mondo è bello perchè è vario. A me ad esempio sembrava un post medio… Meglio così.

  4. #4 by andrea at 22 maggio 2011

    manca anche quello che aspetta la frase tipo: andrea rodella ha votato

  5. #5 by Cirano at 25 maggio 2011

    Post molto bello al quale vorrei aggiungere il contributo del “maestro” … a proposito della matita!
    http://www.youtube.com/watch?v=iSLT6S1dyV0

(non verrà pubblicata)

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