Ricordi sparsi


Oggi è il quinto anniversario della morte del Lele. Ho chiesto ad alcuni amici di scrivere un pensiero, di riportare un aneddoto o di annotarsi qualche scritto che lo ricordasse. Nessun intento celebrativo, ma solo il tentativo di condividere un piccolo sorriso o qualche semplice riflessione. Grazie a tutti coloro che hanno risposto all’invito. Ovviamente chiunque può continuare a mandarmi delle aggiunte per integrare il testo. E tutti possono inserire dei commenti.

Comincio io…

Ho proposto questa iniziativa, ma io stesso trovo grande difficoltà a rispondere. In queste occasioni si vorrebbe essere seri, evitare di banalizzare e mostrarsi il più profondi possibile. Poi si inizia a cercare tra la mente e i suoi archivi, e tutto va in tilt. Ne esce qualcosa di strampalato, di personale, magari anche banale e poco interessante.

Uno dei ricordi più belli che ho del Lele, sono quelle mattine del sabato trascorse a casa sua, per preparare le formazioni del fantacalcio. Io avevo il compito di comprare la Gazzetta, lui offriva il succulento aperitivo. Durante il campionato, ogni sabato mattina trascorrevamo insieme un paio d’ore. Era l’occasione per ridere, per organizzare il fine settimana, per battibeccare un po’. Era la sintesi perfetta del suo personaggio, esagerato in tutto, che sapeva offendere e deliziare alla massima potenza e nel medesimo istante.

Anni dopo ho smesso di fare il fantacalcio, ma ogni sabato mattina mi sveglio e penso a quell’appuntamento con un po’ di malinconia.

Silvio

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Mail scritta dal Lele il 21 giugno 2006, a ringraziamento di un suo compleanno:

Parafrasando Kafka posso solo dirvi che, non essendo più tanto giovane ma sentendomi ancora tale, sono felice perchè vedo la bellezza in tutti voi.

Vedo l’affetto che provate per me nei vostri gesti, nelle vostre parole, nei vostri sorrisi, nelle vostre critiche.

Vedo la vostra comprensione quando dico uno sproposito.

Vedo (e sento) le vostre sincere risa quando dico qualcosa di divertente.

Vedo il vostro interesse se mi capita di dire qualcosa di interessante o coinvolgente.

Vedo il vostro calore, il vostro pathos, la vostra vicinanza.

Sant’Agostino diceva più o meno così:”So cos’è se nessuno me lo chiede, ma se me lo chiedi, non saprei cosa dirti”.

Anche io se ci penso, e se nessuno me lo chiede, so che cos’è tutto questo e l’unica parola che riassume tutti i miei pensieri è “Amicizia”.

Quindi vi ringrazio dell’onore che mi fate e della gioia che mi date ad essermi amici.

E sono convinto che con la vostra bellezza non diventerò mai vecchio.

Con grande affetto.

Lele

 

Mary e Andrea

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Ciao Baù, scusa se ho impiegato un po’ a scriverti, ma volevo scegliere qualcosa che fosse “farina del suo sacco”, così sono andata a rileggermi lettere e mail che mi aveva mandato negli ultimi quattro anni e ho scelto questa, che si intitolava OSCAR DEL MATRIMONIO (credo fosse il matrimonio di Boselli). Te ne mando un estratto per la pubblicazione in suo ricordo, credo che chiunque legga questi commenti ricordi con il sorriso la sua pungente ironia.

Ciao, Silvia

PREMIO: Non mangiavo da 3 giorni.
NOMINATIONS: Vera, Arturo, Mazzi, Sterk.
VINCITORE: Vera. Pesa 15 kg ma ha fatto il bis anche dei confetti della bomboniera.
RITIRA IL PREMIO: Lei, ma purtoppo ha mangiato anche quello.

PREMIO: Sudo quanto peso.
NOMINATIONS: Bice, Arturo, Sterk, Lele (non sembrava, nè…).
VINCITORE: Arturo. Ha cominciato a sudare 29 o 30 anni fa e non penso che abbia la minima intenzione di smettere adesso, sul più bello.
RITIRA IL PREMIO: I signori Scottex, Tempo e Tenderly, esclusivisti del suo liquido corporeo.

PREMIO: Il brut di Boselli va giù come un rosolio.
NOMINATIONS: Baù (che schifo, ma ne ha bevuto una damigiana), Lele, Fausto
Ottoboni, Sterk.
VINCITORE: Lele. Nonostante sia scadente anche x un pediluvio o per lavarsi il culo, Vagni ne ha bevuto diverso, ripetendo “Almeno è bello fresco…”
RITIRA IL PREMIO: Gli infermieri dell’AVIS di Volta e Paini, che ha tentato più volte di pizzicargli i capezzoli.

PREMIO: Mi sono vestito lanciandomi bendato nell’armadio.
NOMINATIONS: Arturo, Mario bel, tedesco (sosia dott. Leone), cameriera che non ha fatto il linguistico.
VINCITORE: Cameriera. Giacca e pantaloni neri, amicia bianca, papillon e…ASICS. No comment.
RITIRA IL PREMIO: Sbirulino, che non sarà così bello ma almeno abbina meglio.

PREMIO: Dove andiamo stasera?

NOMINATIONS: Lele con Monaco di Baviera, Silvio con Padova, il Cigo con il Mascaron, Mario bel con il Break’s.

VINCITORE: Il Cigo. il posto più ovvio ma anche il più bello. E poi c’era un casino di gente!
RITIRA IL PREMIO: Tutte le fighe che abbiamo visto e conosciuto là. Grazie Cigo!!!

PREMIO: Non facciamoci riconoscere.
NOMINATIONS: Baù e Vagni (con 2 balloons in più in casa), Arturo (con 8 chili in più addosso), Fausto Ottoboni (con la sua” Ma che dio ti muti il sesso…”), Weiner Mazza (vaca diaol).
VINCITORE: Fausto. Alle 18 tutta la provincia sapeva che era in balla muta e che supplicava dio di cambiare sesso a quasi tutti gli invitati.
RITIRA IL PREMIO: Sua moglie, con il sorriso sulle labbra e urlando “Ma che dio vi muti il sesso…”.

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Da una mail di un amico, scritta pochi giorni dopo il 26 settembre 2006

non si poteva non provare un’innata sensazione di amicizia nei confronti di Lele, sin da subito, senza bisogno di avere molte ‘ore di volo’ passate a condividere le ‘cose serie’ della vita assieme.”

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Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo viviamo per il Signore; se noi moriamo, moriamo per il Signore” (Rm 14, 7-9)

Quando una persona amica o familiare muore si ripensa subito all’ultima volta che le abbiamo parlato o l’abbiamo incontrata. Nel mio caso con Emanuele è stato al matrimonio della Simona. Un momento di festa e in cui ci si ritrovava insieme per cantare, cosa che a lui piaceva molto e ricordo anche che aveva una bella voce.

In effetti aveva un modo di scherzare che non sempre riuscivo a sopportare, ma il Lele era cosi’… lo ricordo ancora con il suo inconfondibile sorriso “strafottente”.

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Caro Lele

Ho  vissuto diverse esperienze con Te, troppo poche però, perché non ho avuto la possibilità di conoscerti bene fino in fondo.

Ho ricordi bellissimi su di Te di quando eravamo “Le Greppole” e ci divertivamo un mondo a fare gli sketch assieme ed eravamo soprattutto  molto uniti.

Quando penso a Te però, mi capita spesso di volerti chiedere per tutte quelle volte che non mi hai salutato e degnato di uno sguardo sebbene fossi passato accanto o davanti a me.

Non mai capito il perché! Ci rimanevo davvero male e per di più la vita purtroppo, non mi ha dato nemmeno il tempo e il modo di chiedertelo.

Forse non lo scoprirò mai, e me lo chiederò per sempre,  ma poco importa. Ciò che conta è che ancor oggi tutto ciò ci tiene e ci terrà per sempre uniti.

Ciao Lele! Fa il bravo lassù…

Il tuo Amico Zance

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Quando è arrivata la mail di Silvio che ci chiedeva un pensiero da mettere sul blog in occasione del quinto anniversario
della scomparsa del LELE ho subito apprezzato molto l’iniziativa, anche perché sul LELE si potrebbe scrivere un libro.
Sono sempre tantissime le occasioni in cui mi viene in mente lui, le sue trovate, i suoi modi di dire, le imitazioni, le occasioni in cui bastava incrociarsi gli sguardi e subito si capiva la battuta che avrebbe detto! Mi viene in mente “SALUTI TROPEZ ” , leggendo una cartolina con scritto Saint Tropez sulla quale aveva letto male la provenienza e poi aveva chiesto: Ma chi è TROPEZ?. Con la Paola abbiamo riso per settimane….Oppure quando aveva mandato a quel paese un tedesco brillo in campeggio che gli aveva maldestramente innaffiato il barbecue con la birra, spegnendogli il fuoco, appena accesso con molta difficoltà…..

Come non ricordare quando al camposcuola si credeva graziato dalla mano notturna di un compagno di stanza non vedendosi alcun disegno sul corpo…e poi scoprendo allo specchio che aveva un svastica in fronte….!!!!! Ogni tanto quando ci troviamo tra amici e saltano fuori questi episodi è bello ricordare con un sorriso anche chi non c’è più. Quanti ricordi LELE che ci hai lasciato ma sono sicura che dove sei adesso stai continuando a far divertire chi ti sta attorno…..Ci manchi…. “

Vale

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Ricordare solo qualcosa vissuta con il Lele non è facile…perché sono tanti i ricordi che mi passano per la testa …Quale Lele mi manca di più?…forse quello pazzarello e divertente…a volte mi vengono in mente quante risate ci siamo fatti nell’ultima vacanza a Monaco…quando ti mettevi il bordo del bicchiere in bocca…o tornando indietro nel tempo quando scivolavi con le tue scarpe eleganti marroni e forse qualcuno si ricorda quando sei caduto a Bardolino in centro (ricordo le risate con la Franci Cigo, Serena, la Vale)…o quando arrivavi per le gite in montagna con la tua camicina azzurra…o quando imitavi con Silvio qualcuno…o le prove di canto per il matrimonio del Gian a casa di Arturo…o quando dovevamo andare in qualche locale e non ci stavamo perché in troppi…o gli ultimi dell’anno a Montagne…

O forse mi manca di più il Lele profondo…delle chiacchierate…o lunghe lettere…dei biglietti con frasi significative…dell’amicizia profonda.

Ma c’è un ricordo….che nessuno può avere ed è di un pomeriggio con tuo nonno…quando per una tesina dell’università ho avuto l’onore di ascoltarlo raccontare della sua prigionia in Germania…insieme ci siamo commossi….e insieme abbiamo letto quel meraviglioso diario e visto le fotografie…un piccolo pezzo di storia…Tuo nonno ci aveva permesso di vivere quei momenti lontanissimi…come se fossero così vivi…Quei momenti sono stati emozionanti e li ho sempre conservati con affetto.

Chissà se ci guardi da lassù…credo di si…e credo che tu sia vicino e come dice una preghiera:

La morte non è niente, sono solo andato nella stanza accanto…
Ciò che ero per voi lo sono ancora…
Parlatemi usando lo stesso tono di voce,
continuate a  ridere delle stesse cose di cui ridevamo insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non si è spezzato.
Io non sono lontano.
Sono solo dall’altra parte del cammino.”

Sara

  1. #1 by BICE at 26 settembre 2011

    Ciao Lele, son trascorsi già 5 anni dall’inizio del tuo nuovo viaggio ma la tua presenza e il tuo carisma sono sempre molto presenti nella mia mente.. Ricordo con particolare piacere le tue risate coinvolgenti e il tuo modo quasi sempre irriverente di affrontare ogni tipo di discussione.. e in alcuni casi ti incazz… pure..:-)) ma poi il tutto terminava a tarallucci e vino.. e si era più amici di prima. Ciao vecio.. e mi raccomando …non combinare troppi danni lassù.

    Bice

  2. #2 by Cristina C. at 26 settembre 2011

    Solo oggi, leggendo i commenti che mi precedono, ho ricordato il Lele lettore alla messa della domenica. Non so quando e perché iniziò questo servizio in parrocchia, ma era disponibile e puntuale. Purtroppo i commenti o le battute “liturgiche” sono nascoste in qualche angolo della mia memoria, ricordo solo i suoi abbracci quando ci si scambiava gli auguri di Buona Pasqua o Buon Natale.

(non verrà pubblicata)

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