Dimissioni inaspettate


Quando vedo il tricolore mi incazzo.
Il tricolore lo uso per pulirmi il culo

(U. Bossi, senatore della Repubblica Italiana, 26 luglio 1997)

 

In un paese dove per un autogol in serie A puoi guadagnare 300.000€ e dove uno stenografo della Camera è pagato più del sovrano spagnolo, provocano meraviglia le dimissioni di Bossi per qualche migliaio d’euro sottratto al suo partito.

In pochi però si sono meravigliati del fatto che le sue dimissioni non siano arrivate nei decenni scorsi. Nel 1994 è condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a otto mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Massì, cosa vuoi che sia? È il sistema.

Nel 1997 è condannato in contumacia a un anno e quattro mesi di reclusione, per vilipendio alla bandiera italiana. Nel 2007 la Cassazione lo condanna in via definitiva. Solo folklore, lui è fatto così

La vita privata, se possibile, è ancora peggio.

Nel 1975 si sposa con una commessa di Gallarate. Bossi ha 34 anni e non ha, all’epoca, un lavoro fisso. La moglie dà al marito un ultimatum: un lavoro stabile è necessario per portare avanti la famiglia. Nel 1982 la moglie chiede e ottiene la separazione, dopo aver scoperto che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore, dicendole “ciao amore, vado in ospedale”, senza essersi però mai laureato in medicina.

Umberto da sempre si scaglia contro i privilegi e il nepotismo, ma la seconda moglie è titolare di una baby pensione dall’età di 39 anni, e suo fratello (licenza media inferiore) è nominato nel 2004 assistente parlamentare: 12.750 euro al mese.

Dulcis in fundo, il figlio Renzo. Nel 2009 è nominato membro dell’Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo (organismo istituito proprio su iniziativa della Lega): stipendio di 12.000 euro mensili. Renzo attualmente è componente sia della Commissione I Programmazione e Bilancio sia della Commissione II Affari Istituzionali di Brescia e percepisce un trattamento economico netto mensile tra 9.831 e 11.4970 euro.

Tutto normale, meravigliamoci delle dimissioni. Inaspettate davvero.

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