Che cosa apparirà?


“La bellezza è un enigma”

(F. Dostoevskij, L’idiota)

Per neutralizzare la noia dell’agosto, o semplicemente per accompagnare i caldi pomeriggi d’afa, è arrivato l’immancabile gioco enigmistico dell’estate voltese. Che vi troviate sotto un ombrellone della piscina Cavallara, o sotto il bocchettone del condizionatore del tinello, che siate sdraiati da Piva, magari immersi in un cornetto “riccotta ai fichi”, o semplicemente seduti con ozio sulla tazza del vostro bagno, non potrete rinunciare all’imperdibile gioco della settimana enigmistica: “Che cosa apparirà?”

Arrivando a Volta da Valeggio, dopo aver ammirato in lontananza il maestoso orizzonte con le torri medievali e il supermercato Lidl multicolor poco sotto, potete scorgere un’altra bellezza locale. Un edificio di misure modeste, ben collocato all’interno della lottizzazione Col Fiorito, che sorge laddove per secoli si estendeva una palude.

Molti anni addietro ci avevano raccontato che sarebbe stato il complesso residenziale più bello di Volta ed infatti è così. Qui regna l’armonia edilizia più assoluta ed il buongusto, direi medievale anch’esso, la fa da padrone.

L’edificio ha forma armonica e sobria, ma dovete indovinare che cosa apparirà alla fine dei lavori. Alcune ipotesi:

–          una clinica privata di Nicchio (più semplice da trovare rispetto all’attuale,  per chi viene da Verona);

–          un distributore (eh… quello nuovo non ha il metano…);

–          un resort per politici di lungo corso (dove ospitare amministratori locali spiaggiati);

–          un negozio di tacchi, dadi e datteri (insegna da decidere tramite concorso di idee);

–          la nuova casa di Balotelli (ecco spiegate le voci sui suoi investimenti edilizi voltesi);

–          il nuovo salumificio Levoni (in luogo di quello demolito);

–          la farmacia per Cereta (eh… era stata promessa…);

–          la vera casa di Virgilio (emersa magicamente dalla palude, in seguito agli scavi)

Attendiamo fiduciosi la risposta.

Cosa apparirà

  1. #1 by giorgio mazzi at 29 settembre 2013

    Quello che più colpisce e convince è l’armonica integrazione coi restanti edifici della lottizzazione e la conformità tipologica con gli edifici del borgo che ad ogni pie sospinto c’informano essere ‘medievaleggiante’; quindi d’obbligo doppi pioventi e copertura rigorosamente in coppi.

(non verrà pubblicata)

  1. Ancora nessun trackback