Buona la prima… meno la seconda


“La cancellazione dell’Imu per il 2013 è una decisione già presa e non si torna indietro”

(G. Letta, 7 novembre 2013)

Nei comuni dove nel 2013 sono aumentate le aliquote IMU, lo Stato pagherà solo il 60% dell’extragettito atteso: l’altro 40% dell’incremento sarà pagato dai cittadini.

Sono 2400 i comuni italiani che nel 2013 hanno aumentato le percentuali d’imposta rispetto all’anno precedente. Forse pochi sanno che tra questi c’è anche Volta. Credo sia l’unica amministrazione al mondo che ha aumentato le tasse l’anno prima delle elezioni. Siamo passati dal 0,4% al 0,55% e l’incremento dell’0,15% dovrà essere pagato quasi per metà dai cittadini. Entro il 16 gennaio 2014.

Insomma… abolizione della seconda rata, ma per modo di dire. Manca ancora un testo definitivo, ma la beffa è già dietro l’angolo.

L’Anci e i sindaci di tutta Italia insorgono. Ma in tutto questo bailamme destano perplessità le dichiarazioni del Ministro dell’Economia, Saccomanni: “l’importo della rata sarà coperto con misure a carico del sistema bancario”. E se dunque sono le banche a pagare, poi su chi si rivarranno?

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