Ogni erba non è un fascio


Qualunquista è il superficiale che non si cura di penetrare le cose,
le giudica tutte a un tanto il pezzo, conserva nel solaio della mente le idee ricevute,
i giudizi acquisiti, le angherie culturali inconsciamente subite”.

(G. Brera, L’arcimatto)

È tipico del qualunquismo generalizzare un comportamento particolare e attribuire a tutti una caratteristica tipica di pochi o di molti. Nel gergo contadino si chiama “fare d’ogni erba un fascio”, cioè generalizzare eccessivamente, non considerando le differenze e le distinzioni tra i vari tipi di “erba” e pretendendo di riunire tutto in un unico “fascio”.

Finalmente qualcuno è riuscito a mettere in rete una classifica sull’affidabilità dei singoli parlamentari, esorcizzando la diffusa opinione che alla fin fine son tutti uguali.

Sul sito di Openpolis c’è innanzitutto la classifica delle presenze. E si scopre che molti assidui ospiti di Porta a Porta entrano in Parlamento poche volte l’anno. Altri anonimi ragionieri rasentano l’en plein di presenze. Non sarà un indicatore infallibile, ma è difficile che chi non arriva neppure all’1% di presenze, risulti credibile quando promuove il proprio impegno per i cittadini .

E poi viene calcolato un indice di produttività, sulla base di un algoritmo che considera la tipologia di atti prodotti, il loro iter procedurale (quanta strada riesce a fare un atto in Parlamento) ed il loro consenso (quante firme ottiene da altri parlamentari), la partecipazione del parlamentare stesso ai lavori in Commissione e in Aula, gli interventi effettuati, le presenze alle votazioni.
Nulla di infallibile, ma comunque un discreto supporto per giudicare con ragione, senza sparare troppo nel mucchio.

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