Voltapagina, l’eterno riposo


Nessuno desidera essere perfettamente trasparente; non per gli altri e certamente nemmeno per se stesso

(N.N. Taleb, Il letto di Procuste)

Voltapagina è mancato all’affetto dei suoi cari. Ne danno il triste annuncio partecipazione e trasparenza.

L’attuale Amministrazione ha scelto di non pubblicare più il periodico locale. Con buona pace dell’obiettivo “trasparenza”, cavallo di battaglia della campagna elettorale, il giornale ormai maggiorenne è stato relegato in soffitta, tra faldoni polverosi e promesse dismesse. Forse si tratta di una sospensione momentanea ma intanto, nel dubbio, da un anno a questa parte non è neppure stata nominata la commissione destinata ad occuparsene. Scelta più che legittima, sia chiaro: chi comanda decide.

Così facendo però, il giornale è destinato a scomparire per sempre. L’ultima sua pubblicazione risale a marzo 2013, e la legge sancisce che “l’efficacia della registrazione cessa qualora si sia verificata nella pubblicazione una interruzione di oltre un anno” (Legge n. 47 sulla stampa, art.7 – Decadenza della registrazione).

Non si venga a parlare di riduzione dei costi, perché per mantenere in vita il giornale basterebbe stampare un foglio A4 in bianco e nero e metterlo a disposizione del pubblico sugli scaffali della Biblioteca (almeno fin che c’è). Non si venga neppure a parlare di contenuti non condivisi, perché ogni amministrazione può, ed anzi deve, riorganizzare il giornale come meglio crede.

Voltapagina potrebbe costituire un importante veicolo di comunicazione da parte dell’Amministrazione e del suo operato, potrebbe convogliare le richieste e le esigenze della popolazione, offrire spazio alle minoranze e soprattutto aggregare la cittadinanza. Invece tutto ciò non sarà più possibile, a meno che non si finga che la legge non esiste, o a meno che non si pensi che Facebook costituisca la panacea della trasparenza.

Obito

  1. #1 by MORENA ZANINI at 3 aprile 2015

    Carissimo Silvio , sei troppo FORTEEEEEEEEEEE !
    Condivido pienamente ..il giornalino era un veicolo di informazione reciproca e anche di dialogo politico “il famoso dibattito in arena” come lo definiva ZANDONELLA!!!!
    Chissà se è davvero morto o qualcuno lo farà risuscitare ?!?
    Ciao morena

(non verrà pubblicata)

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