Piano, piano


“È facilissimo trasformare le marionette in impiccati. Le corde ci sono già”
(S. Jerzy Lec, Pensieri spettinati)

Sui contenuti del Piano, e su ogni sostanziale precetto e previsione, ognuno può lecitamente prendere una posizione di sostegno o di opposizione, avallando o criticando le scelte prese nel recente passato dall’Amministrazione Adami. Al di là delle opinioni personali di ciascuno, però, la sentenza del TAR sulla validità del PGT mette in luce essenzialmente due aspetti di questa spinosa vicenda.
Il primo è l’acume, la dedizione e la chiarezza con cui il gruppo di Volta In Movimento ha spiegato questa annosa materia ai cittadini. Il lavoro inequivocabile e super partes del gruppo ha prodotto un messaggio di trasparenza e chiarezza che nessuna amministrazione e nessuna opposizione aveva mai saputo produrre prima. Non solo volontà di spiegare, ma anche grandi capacità di analisi e di sintesi. Ogni cittadino ed ogni amministratore dovrebbe avere la dignità intellettuale di riconoscerlo.
Il secondo aspetto da sottolineare è l’arroganza e l’ostinazione con cui alcuni soggetti hanno gongolato in attesa della sentenza, chiudendosi ad ogni dialogo e barricandosi dietro la boria e la superbia di certezze infondate. Tra costoro troviamo coloro che nutrono importanti interessi personali, necessariamente da perseguire e tutelare con determinazione, ma anche molti altri che legano l’asino dove vuole il padrone, che senza farsi troppe domande e senza entrare troppo nel merito sbandierano con veemenza un pensiero di altri. E sono proprio questi ultimi le vittime più struggenti, burattini inconsapevoli di un teatro grottesco pieno di comparse in cerca d’autore.

burattino

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