Sogni, concerti e cose così…


La finestra la sbàtt i all, ma la sa che po’ mea na via

e i stèll g’hann la facia lüstra cumè i öcc de la nustalgìa.

In questa stanza senza nissön, vardi luntàn e se vedi in facia.

In questa stanza de un oltru tempo, i me fantasmi i lassen la tracia...”

(D. Van De Sfroos – Pulenta e galena fregia)

Nella vita ognuno di noi ha almeno cinque sogni assolutamente impossibili ed irrealizzabili, che servono solo a farci sorridere e ad osservare le cose con più fantasia e romanticismo. Io ho sempre sognato di giocare nella difesa di Sacchi al fianco di Baresi, di gestire un rifugio in Alto Adige, di vivere in una fattoria della lande Scandinave, di scrivere il libro Q. Come quinto sogno ci metto quello duettare con Van De Sfroos per un intero tour.

Sarà che lo giudico un prodigio assoluto, sarà che non ho trovato eguali nella poesia che scrive e nel genio musicale che esprime,  ma non ho dubbi… è il mio cantautore preferito.

Sabato ho celebrato il mio settimo concerto in laghee, se non ho scordato nulla. Ogni volta ascolto le canzoni pensando ai momenti della mia vita che ognuna immancabilmente si porta dietro. Persone, luoghi, eventi. Sono tutti lì, nella poltrona di fianco alla mia.

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