La debacle dell’Umby


Si è gridato ancora una volta allo scandalo ed al vilipendio, ma l’ultima provocazione di Umberto Bossi non può stupire nessuno. Se da vent’anni a questa parte non ci siamo ancora abituati alle folkloristiche maschere dei teatranti celtici, il problema non è loro, ma nostro. Ampolle miracolose e gesto dell’ombrello… ed oggi ci indigniamo per l’appello a boicottare il lotto unito al pavento di imbracciare il fucile? Fanno male i Fassini di turno ad enfatizzare la sparata leghista, poiché alimentandone il fuoco ne ingigantiscono inevitabilmente il tiro.
È ormai scientificamente provato che la pochezza di idee, e l’ignoranza del popolino verde vestito, vengono celate dietro la simbologia magica ed i toni rustici di una classe dirigente tutto sommato ignorante e ormai anche poco fantasiosa.
Mi chiedo piuttosto quanto giovi a questi navigati guru del marketing, l’immagine attuale del dux Umberto. Caduto e decaduto. La parola incerta, ed i movimenti insicuri di un’icona sofferente, suscitano piuttosto umana pietà e caritatevole compassione. Ben lungi dunque dai dorati e lontani anni del celodurismo, l’arianesimo celtico rischia oggi di autoelidersi da solo nella spietata evoluzione della specie.

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