Ritorno a Praga


Me la ricordavo così bella. Anche se l’avevo vista negli anni in cui la giovinezza idiota sovrasta il buonsenso, quando nelle vacanze estive ci spingevamo in ogni angolo d’Europa, senza preparazione alcuna e senza guide, armati solo del nostro esuberante coraggio e della nostra fisiologica stupidità.
Praga in estate tracima di turisti assetati di luoghi da visitare, di angoli da scoprire, di scorci da fotografare. In inverno è più vivibile, benché sempre assaltata dalle orde di visitatori e dalle comitive made in Japan.
Il cuore di Praga è la piazza della Città Vecchia, magnifica ed affascinante, dalla quale partono e s’aggarbugliano tantissimi vicoletti acciottolati. L’ascesa alla torre dell’orologio ci ha regalato un ampio panorama sulla città, anche se il sole faceva spesso i capricci. La cosa più piacevole è certamente perdersi tra i negozietti e le birrerie storiche, vagare senza metà, con l’unico obiettivo di respirare l’atmosfera nordica e fondersi soavemente con essa.
Il quartiere ebraico di Josefov mi ha un po’ deluso. È decisamente suggestivo e singolare il cimitero, ubicato al centro del quartiere dove migliaia di lapidi di sovrappongono all’infinito, ma sono di scarso interesse le innumerevoli sinagoghe intrise di testi ed oggetti della cultura ebraica dei secoli scorsi. Il biglietto, che consente la visita a tutti i luoghi “sacri” non è affatto giustificato.
Dal maestoso ponte Carlo si ha una scenografica vista del castello e degli incantevoli edifici che lo affiancano. Saliti dalla scalinata vecchia (Staré zàmecké schody) abbiamo visitato la cattedrale di San Vito con la tomba di San Venceslao, la torre delle polveri, la basilica di San Giorgio ed il Vicolo d’oro, nel quale piccolissime casette sgargianti (in una vi abitò Kafka) restituiscono una fedele immagine della Praga che fu. Sempre dall’alto del quartiere del castello, piazza Hradcany, fiancheggiata dal Palazzo Schwarzenberg, permette un’ammirevole vista sulla Città Vecchia. Da qui si può discendere al quartiere di Malà Strana attraverso la storica Nerudova.
Dopo aver percorso anche le vie della Città Nuova (tra tutte, piazza Venceslao), ci siamo spinti fino alla rocca di Vysehrad, nella zona sud. Un bellissimo parco e poco più… forse non vale la pena perderci un paio d’ore come abbiamo fatto noi.
Tra le innumerevoli birrerie che offrivano ottimo vitto e birre squisite, segnalo la celebre U Fleku (nella Città Nuova), tipicamente da turisti, con fisarmonica e tavolate di giapponesi, ma davvero imperdibile. La birra scura Flekovské che producono ed offrono è davvero fantastica. Nella Città Vecchia c’è l’imbarazzo della scelta e la Tigre d’oro (via Husova 17, senza indirizzo non si trova perché è imboscatissima) è decisamente la migliore. Il presidente ceco ci portò Bill Clinton per fargli assaporare la Praga più vera: non ci sono turisti, ma solo vecchi praghesi affezionati, quasi unicamente uomini. Non entrateci per bere un tè o una birra piccola: non esistono.
Noi abbiamo soggiornato all’hotel Waldstein, che essendo a pochi passi dal ponte Carlo, ci ha permesso di muoverci sempre a piedi. Una camera ampia, da quattro posti ha reso confortevole e comodo tutto il soggiorno. Ottima e abbondante la colazione e tutto il servizio. Unica pecca il letto troppo imbarcato: inadatto a chi soffre di mal di schiena.
Freddo, ma non troppo. Speravo nel fascino nordico della neve, invece solo nuvolaglie e qualche raggio di sole qua e là. Per fortuna pochissima pioggia, quasi nulla.
SkyEurope promossa a pieni voti: venti minuti d’anticipo sia in andata che al ritorno.

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  1. #1 by paio at 20 gennaio 2008

    grazie Silvio, il tuo post ci ha dato l’occasione per parlare un po’ degli “anni in cui la giovinezza idiota sovrasta il buonsenso, quando nelle vacanze estive ci spingevamo in ogni angolo d’Europa, senza preparazione alcuna e senza guide, armati solo del nostro esuberante coraggio e della nostra fisiologica stupidità”…

    sei andato a salutare Jan Palach in p.zza san Venceslao?

  2. #2 by admin at 21 gennaio 2008

    Giuro che volevo fare una foto al monumento (una misera lapide) e portartela. Ma mi sembrava un’idiozia.

  3. #3 by andrea at 22 gennaio 2008

    avresti “acceso” una fiammella di speranza….

  4. #4 by vicensa at 8 febbraio 2011

    I tuoi resoconti tornano sempre utili!
    Ah, tu ci sei stato con SkyEurope, io ci vado la settimana prossima con “WizzAir”… speriamo bene…

  5. #5 by Giullare at 9 febbraio 2011

    Sai che SKyEurope è fallita? Vedi di non far fallire anche WizzAir. Buon viaggio.

(non verrà pubblicata)

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