Game over


È capitato solo a Toto Cutugno a Sanremo ed il metro di paragone conserva in se stesso ogni imbarazzante squallore. Secondo, per la seconda volta consecutiva. Doppia sconfitta al fotofinish nel fantacalcio; l’anno prima un terzo posto. Nella giornata che festeggia lo scudetto dell’Inter, mi trovo anche a dover contemplare un fantacampionato gettato a meretrici per mezzo punto. Presiedo una Lega che mi ha dato grandi soddisfazioni, ma per ora appendo le pagelle al chiodo. Come i bambini capricciosi, che sconfitti sul campetto polveroso, raccolgono il pallone e se ne scappano gementi e piangenti a casa. “Orsù dunque…” col cazzo! 

Come i finti sportivi, ridondanti di belle parole e di ammirevoli propositi solo quando vincono loro. Sì, sì, proprio così. Sportività? What does it mean? 

Forse il caldo dell’estate asciugherà le ferite ed il mite vento di luglio sederà la raggelante sconfitta, riportando la bonaccia del buonsenso. Forse. Ma per ora l’anima si rifiuta, si ribella, si arriccia. Ed il corpo la segue in un silente muso duro.

  1. #1 by paio at 20 maggio 2008

    Bisogna essare boni!

  2. #2 by vicensa at 20 maggio 2008

    A me più che altro ricordi Poulidor, l’eterno secondo… pedala Silvio, pedala…. :-)

(non verrà pubblicata)

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