Folletto


“Renzo non si fece molto aspettare.
Appena gli parve ora di poter, senza indiscrezione, presentarsi …
v’andò con la lieta furia d’un uomo di vent’anni”

(A. Manzoni – I promessi sposi, cap.II)

Scusate il ritardo. Però qualcosa su Renzi bisogna pur dirla. E bisogna fare alla svelta, altrimenti si rischia che tra qualche giorno al suo posto ci sia un nuovo premier.
Intanto questa roba dell’urgenza io proprio non la digerisco. Sabato mattina ero in coda al banco formaggi e pensavo che a qualche centinaio di chilometri qualcuno era in coda per parlare con Napo Orso Capo. Cioè,  fanno le consultazioni di sabato mattina per accelerare un nuovo governo, che dovrà fare subitissimo tutto quello che non hanno fatto i governi degli ultimi trent’anni? È come quando d’estate si parte alla domenica pomeriggio per andare di corsa sul Lago di Garda: ma dove vuoi andare di fretta, che tanto dopo t’inchiodi per delle ore già a Peschiera? Prendila su dolce e vai con calma, no?
Veniamo a Renzi. Ho una pessima opinione di don Matteo. Arrivista, delatore, particolarmente votato a raccontarla. Ottimo per vendere gli aspirapolveri folletto, meno per sguadarci dal guano. Stranamente, piace molto a Berlusconi.
Sì, sì, aspettiamolo pure alla prova dei fatti. Sono pronto a rimangiarmi tutto se riuscirà a fare quello che ha promesso, cioè una riforma importante al mese, per i prossimi tre mesi. Il 28 febbraio aspetto la nuova legge elettorale, il 31 marzo la riforma del lavoro. Me le segno, eh.
Al limite lo rottamiamo, come si fa con gli aspirapolvere che non funzionano bene.

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