Latinorum


Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?
Dunque, se non sapete le cose, abbiate pazienza, e rimettetevi a chi le sa

(dialogo tra Renzo e Don Abbondio –  Promessi sposi, cap. II)

 Scansiamo subito ogni equivoco: lo scoop è di Michele Mari, non mio.

La Gazzetta dello Sport, sempre più nel baratro di contenuti, ora sconcerta anche per la forma dei suoi articoli. È di qualche giorno fa l’apostrofe alle strategie del Coni, con l’improbabile espressione “out out”.

Una débâcle profonda, tutt’altro che un banale refuso. Denota innanzitutto ignoranza. L’ignoranza di scrivere quello che si sente in giro, quello che altri dicono, senza sapere bene cosa significa e soprattutto come si scrive.

“Aut aut”, locuzione latina per indicare “o questo o quello”, utilizzata anche per definire una scelta biunivoca direzionata “o di qua o di là”. Locuzione classica trasformata magicamente dalla Gazzetta in inglesismo isterico: “out out”.

Capita di frequente che chi non sa l’italiano si ostini a cercare la perifrasi latina. Una ricerca ossessiva, che raramente ripaga lo sforzo. Costoro scordano troppo spesso che l’effetto dell’errore è potenzialmente più forte dell’effetto “figo” che l’espressione dovrebbe evocare. Lascino perdere e s’accontentino dell’italiano corretto. A noi basta e avanza.

 Out_out

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