XXXIX° Consiglio (11 marzo 2014)

Consiglio sostanzioso che ha visto innanzitutto l’adeguamento del Regolamento Iuc (Tasi + Imu) alle disposizioni della Legge di Stabilità. Legge che implica nuove esenzioni e nuove modalità di rimborso. Contemporaneamente sono state approvate le aliquote Iuc, le cui scadenze di pagamento saranno il 16/06 ed il 16/12: l’abitazione principale avrà l’Imu a 0 e la Tasi allo 0.1%.

È stato approvato il regolamento per il corrispettivo rifiuti. Attualmente la differenziata nel nostro Comune si attesta ad oltre l’80%. Le scadenze per il pagamento saranno 31/5 e 31/10. Sull’argomento è stato approvato il Piano Finanziario per i costi del servizio 2014, che ammonta a 839.000 euro, di cui 66.000 per l’acquisto dei kit di smaltimento (bidoncini).

All’odg del Consiglio anche l’approvazione dell’elenco delle opere pubbliche per il triennio 2014-2016. Grandi polemiche sul fatto che è stata inserita tra le opere una struttura sportiva polivalente, da realizzare nei pressi del plesso scolastico (attuale campetto delle medie). La Minoranza ha criticato l’imponderatezza di inserire l’opera già nel 2014, dal momento che migliaia di altri comuni parteciperanno al bando. Menabeni ha difeso la scelta di partecipare con forza al bando e, conseguentemente, di inserire la struttura nel piano delle opere.

Approvato anche il bilancio di previsione 2014.

È stata infine costituita la “azienda speciale Volta Servizi”, finalizzata all’istituzione della nuova farmacia. L’azienda non è soggetta ai vincoli del Patto di Stabilità, ha propria autonomia giuridica benché risulti partecipata al 100% dal Comune. L’obiettivo è quello di insediarla in Piazza Cantarana.

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La legge del contrabbasso

“Ma se batte forte il cuore…
e un infarto”

(Cochi e Renato – È l’amore)

Tutte le volte che vedo Cochi e Renato, che siano in teatro oppure in televisione, non posso fare a meno di pensare due cose. La prima è che fanno sempre le stesse identiche gag, da quarant’anni a questa parte. La seconda è che mi fanno ridere come se fosse la prima volta che li sento. Io so già la battuta che arriverà dopo, ma rido lo stesso.

Di tutto il repertorio, una delle gag migliori è quella del contrabbasso e del violoncello, che introduce la canzone “è l’amore”. C’è una legge non scritta, secondo la quale appena Renato prende il contrabbasso io scoppio a ridere.

Per chi non sapesse di cosa parlo: http://www.youtube.com/watch?v=ieQon-ego0o

Grazie a Gianluca, che ha fatto una foto migliore della mia.

C&R

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XXXVIII° Consiglio (3 marzo 2014)

Il burattinaio ha poche ore ancora da giocarsi
la faccia è stanca e i fili solo in parte tesi
il vaccino ha funzionato
la commedia è debellata
tutti a casa finalmente
”.

(M. Gatto)

 Consiglio per ratificare le dimissioni dell’Assessore Turrina e del Consigliere Anselmi.

Polemiche sulla prima delle due dimissioni. Bertaiola ha accusato il sindaco di una gestione autoritaria e i consiglieri di non essere liberi di manifestare il proprio dissenso. “A parte un’astensione di Baù sul regolamento comunale” – ha detto – “non si è mai visto un voto diverso da quello espresso dalla Maggioranza”. Sarebbe il teorema del sindaco burattinaio, che tira abilmente i fili di tutte le sue marionette. Pensiero offensivo, per usare un eufemismo.

Ho replicato che personalmente ho votato diverse volte in disaccordo con la Maggioranza (ad esempio contro i debiti fuori bilancio e contro il nuovo Regolamento del Consiglio Comunale) e che il mio dissenso non si è esaurito con una sola astensione: basta consultare i verbali. In ogni caso la libertà di pensiero è conclamata. Da noi consiglieri di maggioranza possono assistere alle giunte ed esprimere il proprio parere, non credo che ciò accadesse nelle scorse legislature.

Sarebbe interessante invece indagare la democrazia all’interno della Minoranza, dove parlano solo in due e dove chi decide l’orientamento di voto sembra farlo anche per i colleghi: mai visti votare in maniera diversa o dichiarare il voto prima che lo faccia Bertaiola.

Per la cronaca entrano nel Consiglio Marco Nolli e Consuelo Tinazzi.

burattinaio

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Vacanze differenziate

“…Lurido, soffiati il naso col pettine,
 Everest, sei la mia vetta incredibile”

(E. Jannacci – Silvano)

Il mese scorso un gruppo di solerti cittadini della frazione Bezzetti ha ripulito il borgo dalla monnezza abbandonata da altrettanti cittadini, certamente meno solerti. Bella iniziativa, che da un lato fa onore al loro senso civico e dall’altro evidenzia i gravi limiti dell’idiozia umana. Come sia possibile che nel 2014 qualcuno abbandoni ancora sacchi di pattume tra campi e colline, rimane un mistero irrisolto.

In base alla nota teoria della relatività, la soglia di tolleranza ai rifiuti varia in funzione del luogo in cui ci si trova: vedere un sacco di spazzatura alla periferia di Mestre è ben diverso che calpestarla sulla Tofana di Rozes.

Paese che vai, sporcizia che trovi. E di rifiuti sulle montagne pare ce ne siano un bel po’. Sull’Everest, il Ministero del Turismo nepalese ha imposto che ogni membro delle spedizioni si porti a valle almeno otto chilogrammi di spazzatura (oltre alla propria immondizia). Sull’Himalaia come ai Bezzetti.

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XXXVII° Consiglio (20 febbraio 2014)

“La prefettura ha potere legislativo”

(G. Beggi, durante un Consiglio Comunale)

 

Cossiga diceva che qualunque studente al primo anno di Scienze Politiche conosce i poteri del Capo dello Stato. Non siamo così fini, nè c’è bisogno di studiare Scienze Politiche, per conoscere le differenze tra i poteri elementari dello Stato, per sapere che il Prefetto è il rappresentante del potere esecutivo (cioè del Governo) nella Provincia e che il potere legislativo è un’altra cosa.

Ma bando ai dettami del diritto pubblico, il Consiglio del 20 febbraio si è aperto con l’approvazione di un cambio di destinazione d’uso per la Ditta Vivai Cressoni e per il prelievo dal fondo di riserva di circa 4.000 euro destinata agli addobbi natalizi, alle luci del campo di Cereta e a Voltapagina.

Sull’argomento, Bertaiola ha lamentato la scarsa qualità del giornale. Gli ho risposto che basterebbe partecipare alle periodiche riunioni di Commissione e Redazione, alle quali la Minoranza è costantemente invitata. In quella sede si decidono i contenuti e gli argomenti, ed il rappresentante dell’Opposizione non ha mai manifestato dissenso né fatto proposte che non abbiano raccolto l’approvazione degli altri componenti. Delle due l’una: o il rappresentante non rappresenta, oppure la polemica è prettamente strumentale. In entrambi i casi la Minoranza ha un serio problema d’identità.

Con l’ultimo punto nell’o.d.g. è stata avviata la causa d’incompatibilità per tutti i consiglieri di Minoranza, ai sensi dell’art. 63, co. 1 del Testo Unico degli Enti Locali, il quale recita che “Non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che ha lite pendente con il comune”. Otto voti favorevoli, un astenuto.

Questa é una questione troppo delicata per sparlarne. Mi limito ad osservare che oggetto del voto non era la causa civile che vede di fronte i Consiglieri di Minoranza ed il Comune (causa sulla quale un giudice si pronuncerà), ma la compatibilità tra il ruolo di Consigliere e la causa in corso. La Gazzetta ha riportato la notizia a suo modo, ma il giornalista non era presente al Consiglio. Io sì

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Folletto

“Renzo non si fece molto aspettare.
Appena gli parve ora di poter, senza indiscrezione, presentarsi …
v’andò con la lieta furia d’un uomo di vent’anni”

(A. Manzoni – I promessi sposi, cap.II)

Scusate il ritardo. Però qualcosa su Renzi bisogna pur dirla. E bisogna fare alla svelta, altrimenti si rischia che tra qualche giorno al suo posto ci sia un nuovo premier.
Intanto questa roba dell’urgenza io proprio non la digerisco. Sabato mattina ero in coda al banco formaggi e pensavo che a qualche centinaio di chilometri qualcuno era in coda per parlare con Napo Orso Capo. Cioè,  fanno le consultazioni di sabato mattina per accelerare un nuovo governo, che dovrà fare subitissimo tutto quello che non hanno fatto i governi degli ultimi trent’anni? È come quando d’estate si parte alla domenica pomeriggio per andare di corsa sul Lago di Garda: ma dove vuoi andare di fretta, che tanto dopo t’inchiodi per delle ore già a Peschiera? Prendila su dolce e vai con calma, no?
Veniamo a Renzi. Ho una pessima opinione di don Matteo. Arrivista, delatore, particolarmente votato a raccontarla. Ottimo per vendere gli aspirapolveri folletto, meno per sguadarci dal guano. Stranamente, piace molto a Berlusconi.
Sì, sì, aspettiamolo pure alla prova dei fatti. Sono pronto a rimangiarmi tutto se riuscirà a fare quello che ha promesso, cioè una riforma importante al mese, per i prossimi tre mesi. Il 28 febbraio aspetto la nuova legge elettorale, il 31 marzo la riforma del lavoro. Me le segno, eh.
Al limite lo rottamiamo, come si fa con gli aspirapolvere che non funzionano bene.

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Se giochiamo a bandiera svizzera

“Sono un ateo teologico esistenziale.
Credo nell’esistenza dell’Universo con l’eccezione di qualche cantone svizzero”.

(W. Allen – Il dormiglione)

 

Insomma in Svizzera è passato il referendum per i “tetti massimi annuali e contingenti annuali per gli stranieri che esercitano un’attività lucrativa”. È il tanto invocato blocco all’immigrazione di massa.

Per i lombardi il gioco potrebbe farsi duroe. L’ipotesi di limitazione tocca infatti i 65.000 frontalieri italiani che ogni giorno lasciano il Belpaese per raggiungere i posti di lavoro in Svizzera. Tocca un po’ anche i loro comuni di provenienza, attualmente ricompensati profumatamente dalla Confederazione Elvetica, per il semplice fatto che i lavoratori pagano le tasse in Svizzera ma godono dei servizi in Italia.

Spiace un po’ a tutti, insomma, ma non è questo il problema. In fondo ogni legge ha i suoi martiri: quelli che hanno dovuto prorogare la pensione mentre stavano già stappando lo spumante, quelli che per guidare la moto hanno dovuto fare anche la patente A, perché con la B che avevano in tasca ci potevano guidare appena appena l’auto.

Il vero problema è che tutto l’impianto di Schengen vacilla proprio nel cuore dell’Europa: un’aritmia cardiaca che potrebbe essere sintomo di una patologia ben più grave. Entro tre anni il governo svizzero dovrà rinegoziare gli accordi bilaterali con l’Unione Europea.

Ogni nord ha il suo sud. Intanto la Lega, che aveva inizialmente storto il naso per il grave affronto svizzero, cavalca l’onda emozionale. “Presto un referendum anche in Italia” è  il sintetico twitt del segretario Salvini. Vedremo se chi l’ha duro, la vince.

Topos

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XXXVI° Consiglio (30 gennaio 2014)

“Nel mondo c’è un ordine naturale di farmacie,
poiché tutti i prati e i pascoli, tutte le montagne e colline sono farmacie”.

(Paracelso, Volumen Paramirum)

È stata prorogata la convenzione relativa al progetto intercomunale “distretto burocrazia zero” del 2012. La Minoranza ha obiettato che si continua a rinnovare la convenzione senza vedere risultati utili in termini di efficienza informatica. È stato risposto che le infrastrutture del Comune di Volta (es. server) sono già pronte da tempo: la proroga della convenzione serve per attendere l’adeguamento dei comuni tecnologicamente più arretrati.

Si è proceduto inoltre al recesso dalla società “Farmacie del Mincio Srl”, costituita l’anno scorso insieme ad altri comuni mantovani. La normativa imponeva, allora, di costituire società solo a comuni (od unioni di comuni) superiori a trentamila abitanti. Si decise dunque di procedere, al fine di mettere a bando pubblico le varie farmacie dei singoli comuni. Poiché i bandi della società sono andati deserti, e poiché dal 27 dicembre 2013 è stata riammessa la facoltà di costituire società srl anche in comuni inferiori ai trentamila abitanti, non sussistono più i presupposti per rimanere nella convenzione.

Apriti o cielo. Poiché alla seduta c’era un po’ di pubblico, e poiché fa “audience” cavalcare l’argomento farmacia, la Minoranza ha sguazzato un po’ nella polemica. Sono gli effetti collaterali del farmaco.

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Welcome to the paradise

Take me down to the paradise city
where the grass is green and the girls are pretty

(Guns N’ Roses – Paradise City)

 

Se non fosse per il fatto che celano spesso dei drammi, alcune notizie farebbero davvero sorridere per quanto sono stravaganti.

Ieri è morto il cow boy della pubblicità della Marlboro: un tumore al polmone.

Bizzarro no? Come se Cesare Ragazzi morisse di alopecia, o Mastrota venisse schiacciato da una batteria di pentole o da una doga queen size. Sono gli scherzi del destino, le stramberie che talvolta la natura ama fare.

Anni fa Beppe Grillo ci scherzava sopra: “Vieni anche tu nel Marlboro Country… Sì, è morto di cancro, lui e il cavallo”. Col senno di poi possiamo dire che aveva ragione, perché l’icona selvaggia del Marlboro Man, al secolo Eric Lawson, è morto davvero di cancro ed ha raggiunto il paradiso. Del cavallo, invece, non si hanno notizie.

Cowboy

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Modello Italico

“Il problema di questo paese è che ci sono troppi politici che credono,
con una convinzione basata sull’esperienza,
che si può ingannare tutto il popolo per tutto il tempo”

(F.P. Adams – Nods and Becks)

Non so se questa idea dell’Italicum sia proprio azzeccata.

Se infatti appare razionale l’ipotesi del ballottaggio, qualora nessuna coalizione raggiunga il 35% dei consensi, e sacrosanti gli sbarramenti ed i premi di maggioranza, un po’ meno affascinante è il fatto che permanga il vizio principale delle mancate preferenze. In barba alla Costituzione e alle sentenze della Corte, il Parlamento continuerà infatti ad essere scelto dalle segreterie dei partiti. I cittadini continueranno a non eleggere direttamente i propri rappresentanti. Democrazia rappresentativa fino ad un certo punto. In effetti è questo il vero modello italico: si cambia molto per non cambiare, alla fin fine, nulla.

E allora, cui prodest? Di certo la mossa dell’Italicum giova all’immagine di Renzi, che in poche settimane è riuscito a trovare un accordo sulla materia, laddove hanno fallito miseramente i governi Berlusconi, Monti e Letta.

Ma l’arrembante e rampicante sindaco poteva almeno scegliere un nome meno infausto per la sua proposta di legge elettorale. La sua bozza richiama un po’ troppo l’irrisolto dramma italiano dell’Italicus. Speriamo abbia più fortuna.

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